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martedì 15 aprile 2008

Elezioni a Roma: tra Rutelli e Alemanno scontro Capitale per le poltrone.

Piazza del Campidoglio con la statua di Marco Aurelio
(Romana Liuzzo - Panorama) Non c’è in palio solo la poltrona di sindaco, a Roma, tra Gianni Alemanno e Francesco Rutelli. Ce n’è anche qualche altra decina su cui siederanno manager che avranno in mano le chiavi dei forzieri del Campidoglio. Società partecipate dal Comune, raggruppate in holding. Due miliardi di euro di ricavo annuo, migliaia di occupati, solo per quelle di proprietà dell’amministrazione al 100 per cento. A questi numeri vanno aggiunti i 2,2 miliardi dell’Acea, fiore all’occhiello del Campidoglio, che la controlla al 51 per cento.
“Il loro valore supera di molto qualunque altro grande gruppo del Centro-Sud” sottolinea l’assessore al Bilancio, Marco Causi. “Ma sono troppe, già da tempo stiamo pensando di tagliarle o accorparle” propone il candidato sindaco Alemanno. E Rutelli che ne pensa?

Interpellato da Panorama, non ha fornito risposta. “Il Comune di Roma è in Italia quello che ha il maggior numero di holding, multiservizi, assicurazioni, fondazioni” spiega Marco Visconti, consigliere comunale di An. Scatole cinesi, cui bisogna aggiungere altre società controllate dall’ex amministrazione Veltroni il cui ricavo è pari a 187 milioni di euro annui: Roma Multiservizi, Assicurazioni di Roma, Fondazione Bioparco, Fondazione gioventù digitale e Musica per Roma.
In testa alla classifica delle spa (Metro, Cotral, Atac, Trambus, Fiera di Roma, Gemma, Ama) c’è l’Acea: la società guidata prima da Chicco Testa, oggi da Fabiano Fabiani, è in crescita del 35 per cento rispetto all’anno precedente. E allora perché le tariffe continuano a salire? L’opposizione solo l’anno scorso ha presentato sette interrogazioni, a partire dai compensi elargiti a presidenti e consiglieri dei cda delle società partecipate. Compensi spariti improvvisamente dal sito del Comune di Roma, come prevederebbe invece la Finanziaria del 2007.
Comunque li ha pubblicati Il Giornale, con tabella aggiornata al 2008: si va dallo stipendio del presidente Fabiani (300 mila euro annui) a quello dell’amministratore delegato della stessa società, Andrea Mangoni: 200 mila.
Poltrone importanti, manager con sostanziosi compensi e società che nascono per un settore (per esempio le farmacie, come la Farmacap) e allargano l’interesse a tutt’altro (asili nido). O come la Roma multiservizi, 4 mila posti su chiamata diretta per le pulizie nelle scuole, che hanno chiesto di occuparsi anche della potatura degli alberi. Le spa del Campidoglio sono sempre più eclettiche.
Attraverso la gestione del Gruppo società Comune di Roma, il sindaco ha controllato risorse finanziarie e potere economico nella capitale. La complessa struttura societaria del Gruppo Comune di Roma comprende circa 41 società tra spa e srl, con l’Acea quale capogruppo di 54 società e l’Ama capogruppo di 13 società. Complessivamente oltre 100 società. Rutelli, già primo cittadino, poi vicepresidente del Consiglio e ministro per i Beni culturali, sta quindi correndo per una poltrona di grado inferiore rispetto al suo brillante curriculum? No di certo, Roma val più di un posto nel governo.

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