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martedì 4 marzo 2008

Un social network per i troppo belli? C'è "Beautiful people" anche se discriminante.

Una community per soli belli. Beautiful People smaschera l'ipocrisia.

(TGCom) Molti vorrebbero farne parte, ma il privilegio è concesso soltanto a pochi. E' BeautifulPeople il social network riservato ai belli. L'e-love è sempre più diffuso nel web. Nell'era del web 2.0, dove tutti hanno accesso a tutto, BP è l'eccezione: una community esclusiva, "non per tutti", dove poter fare nuovi incontri, condividere informazioni e opportunità, senza perdere tempo. Ma c'è chi ancora preferisce metodi più tradizionali per fare nuove amicizie e fare nuove conoscenze.

Oltre un milione di richieste d'ingresso nei 16 paesi del mondo in cui è presente. Solo in pochi però riescono ad entrare nella community più esclusiva del web: 130.000 a livello mondiale. BeautifulPeople è il social network più ambito da tutti gli amanti dell'estetica e dell'immagine, al quale però possono accedervi solo i belli. Per diventare member di BP bisogna superare una vera e propria "selezione digitale".

"BeautifulPeople nasce per soddisfare i tanti frequentatori di siti di dating che restano delusi e storditi dalla grande massa di volti anonimi che incontrano sul web - spiega Robert Luciano Hintze, che ha lanciato questo sito di dating nel 2002 in Danimarca - Così ho pensato a un network esclusivo e selettivo, dove potere conoscere solo gente bella e affascinante, con cui condividere valori, sogni, ma anche tante informazioni e consigli utili". Infatti si può ricevere attraverso il network dei members una serie di dritte sui viaggi più affascinanti, i locali più trendy del momento e gli alberghi più in dove soggiornare.

BeautifulPeople rifiuta dunque la massa e sceglie di posizionarsi in una nicchia esclusiva del mercato.
"Sempre più spesso - ha continuato Hintze - la gente sceglie la rete per conoscere nuove persone e ciò per molte ragioni. La vita moderna concede pochissimo tempo libero per uscire e incontrare nuova gente. Con BP la scelta del potenziale partner o del nuovo amico è più mirata e consapevole. Per dirlo con una metafora: quello del general dating sul web è una giungla, dove si trova di tutto. Quello che ho fatto è stato creare una specie di zoo, dove tenere separate le tigri dagli elefanti".

A chi gli fa notare che Beautiful People è una community per nulla politically correct, Hintze risponde: "Proprio così. Sin dalla nascita del genere umano, la gente ha sempre adorato la bellezza. Tutti lo pensano, ma pochi hanno il coraggio di dirlo". "Tuttavia - conclude l'ideatore di BP - il nostro ideale di bellezza non è dettato da nessuna elitè e non è imposto dall'alto, come accade nell'industria della moda o del cinema, ma si fonda sulla possibilità degli iscritti di esprimere, attraverso una votazione democratica, la loro personale visione della bellezza".

L'età minima per poter fare richiesta d'iscrizione è 21 anni. Basta inviare una fotografia e inserire un proprio breve profilo. Nel giro di 72 ore, i BP members esprimono il loro parere attraverso una votazione e il gioco è fatto. A una condizione: gli uomini votano le donne e le donne votano gli uomini. In ogni caso, a decidere è la maggioranza dei voti. Beautiful People fa incontrare i suoi membri anche nella vita off-line, organizzando eventi, party, viaggi, aperitivi, film da vedere al cinema e week-end da trascorrere insieme, per favorire che i membri della network s'incontrino anche di persona. E molto spesso, questa tattica funziona: solo l'anno scorso, nella community sono stati ufficializzati oltre sessanta matrimoni a livello mondiale.

Come reagiscono le persone che non vengono accettate nella community? "Gli esclusi? Spesso si arrabbiano, vedono messo in discussione il loro fascino - spiega Christian Nyyssonen, direttore di BeautifulPeople Italia - Alcuni ci insultano o addirittura ci minacciano. E' comunque sempre possibile riprovare a candidarsi, basta inviare una nuova foto e un nuovo profilo. Una cosa è certa: questo tipo di esclusione avviene ogni giorno in ogni ambito della vita sociale. BP forse non è politically correct, ma è onesto".

Il fenomeno BP fa discutere. La stilista Marta Marzotto ha spiegato come al giorno d'oggi "essere brutti è una scelta". La Marzotto focalizza la sua attenzione sopratutto in chiave femminile e dice che "con tutti i mezzi che una donna ha a disposizione - extension, trucchi, chirurgia plastica - si sceglie di essere brutti come modo per non apparire". Inoltre, la stilista punta la sua attenzione sull'equazione bella = stupida: "Un tempo questo concetto era per molti un dogma e alle donne veniva concesso, e in qualche modo, perdonato. Oggi, la bellezza può essere penalizzante, se non è accompagnata dall'intelligenza".

L'attore Luca Argentero non trova nulla di male in Beautiful People ed espone il proprio punto di vista in tema di bellezza: "Essere bello è stato un ottimo punto di partenza per la mia carriera. Se non fossi stato bello non avrei mai avuto l'opportunità d'iniziare a fare questo lavoro. Poi, però, bisogna dimostrare di avere altre doti oltre all'aspetto fisico. Non trovo nulla di male nella community dei belli, la selezione avviene infatti in tutti i contesti, a partire dai locali in cui è richiesto un abbigliamento particolare. Però io sono molto tradizionalista: non frequento molto la rete e mi emoziona ancora il gioco di sguardi e la vicinanza fisica".

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