La vittima è un ragazzo di 22 anni, ferito all’addome.
(Stefano Tamagnone ) I poliziotti hanno ascoltato le vittime e alcuni testimoni. Ma l’aggressione avvenuta alle 5 di lunedì mattina davanti alla discoteca Centralino resta un mistero. Di sicuro, per il momento, ci sono soltanto le ferite riportate da due giovani che avevano deciso di trascorrere insieme la serata “Zoccola”. «Una delle più trasgressive - spiega F.M., 22 anni, sdraiato su un letto di ospedale - frequentata da travestiti, gay, ma anche etero».
F.M. è ricoverato alle Molinette. Con una ventina di punti di sutura in testa e l’addome squarciato da una coltellata. «Mi hanno operato. Non ci sono state lesioni agli organi interni, ma se quella coltellata me l’avessero data un po’ più in là avrebbero potuto uccidermi». Il giovane, parlando di chi l’ha aggredito usa il plurale.
«Sì, perchè erano almeno sei o sette. Nordafricani, forse marocchini. Gente che non avevo mai visto. Io e il mio amico Mario (nome di fantasia) siamo usciti dalla discoteca e quelli ci sono venuti addosso. Hanno iniziato a picchiarci, e Mario è riuscito a scappare, con un taglio sul collo. Io mi sono trascinato vicino alla chiesa, poi sono caduto. Avevo l’intestino che usciva dalla pancia. Ricordo che una ragazza è venuta a soccorrermi. Poi ho perso i sensi. E sono svenuto».
L’attacco, sostiene F.M., sarebbe avvenuto senza motivo. «Non li avevo mai visti e, secondo me, hanno sbagliato persona. Non ricordo che ci abbiano insultato mentre ci picchiavano, non ricordo che abbiano detto qualcosa in particolare. Un raid contro chi frequenta una serata a cui partecipano gay, lesbiche e travestiti? Non credo proprio. Non è la prima volta che vado alla “Zoccola”, e non è mai capitato niente del genere». «Escluderei che si sia trattato di un attacco omofobico - sostiene uno degli organizzatori della serata - non ci sono mai stati segnali in questo senso. Comunque, io ho appreso dell’aggressione soltanto oggi pomeriggio (ieri). Poco dopo le quattro abbiamo chiuso, senza che nella serata ci fossero screzi di nessun tipo. Quello che è successo fuori non l’ho visto, e nessuno me ne ha parlato».
«I buttafuori hanno visto tutto - sostiene F.M. - ma non sono intervenuti». «I buttafuori - ribatte l’organizzatore, quando la serata finisce, vanno a casa». Come Mario, che, ferito al collo, è riuscito a scappare. «L’ho sentito oggi pomeriggio - conclude F.M., e mi ha detto che stava andando al Martini a farsi curare il taglio al collo». Uscito dall’ospedale, Mario è stato ascoltato dalla polizia. Ma, per il momento, pare che gli elementi in possesso degli inquirenti siano ancora troppo pochi per poter chiudere il caso in breve tempo. Confuse le testimonianze raccolte davanti alla discoteca. Chi si trovava ancora lì, alle 5 di mattina, pare fosse un po’ troppo alticcio.
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1 commento:
Maledetti, guarda mi fanno una rabbia....
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