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sabato 1 marzo 2008

Sanremo. Sempre più in***ti i gay con la Tatangelo. Da Luxuria a Max Forte: "Da noi nessun voto". Ma Anna si difende, il video.

Hanno detto:

"Ho paura che questa nuova tolleranza verso i gay, corrisponda a esigenze di mercato". Franco Grillini, deputato e presidente onorario di Arcigay, in un'inchiesta pubblicata da "Chi", il settimanale diretto da Alfonso Signorini e in edicola questa settimana , e' critico nei confronti della canzone cantata da Anna Tatangelo a Sanremo, "Il mio amico", che racconta delle discriminazioni subite dai gay.

Il settimanale ha interpellato opionion leader e autorevoli esponenti della cultura gay, che in prevalenza hanno "bocciato" la canzone. Dice il filosofo Gianni Vattimo: "Temo che questa tenerezza per i gay corrisponda a una sorta di accettazione un po' ambigua delle diversita'. Tutto cio' che passa in tv e che fa successo genera sospetto". Dura la valutazione di Platinette: "Raccontando la storia di un 'amico gay', Gigi D'Alessio e Anna raggiungono punte di involontaria comicita'. E' il trionfo della retorica". Non e' da meno Alessandro Cecchi Paone: "D'Alessio e' un etero confuso". Della stessa opinione l'onorevole Vladimir Luxuria, che spiega: "La canzone non parla del mondo gay. Hanno fatto confusione. Nel loro brano raccontano la storia di un transgender. La Tatangelo vive la sindrome della 'frociarola'. Termine che io uso per descrivere quelle donne che trascorrono tanto tempo con l'amico gay e si dimenticano del proprio compagno".

Critico anche il cardinale Ersilio Tonini: "I gay sono creature che vanno rispettate. Non credo che loro chiedano di voler essere rappresentate da questo tipo di canzoni".

Max Forte, giornalista alla fine dichiara: "Non si aspetti nessun voto dai gay. La Tatangelo ma soprattutto D'Alessio hanno una visione "sciampista" del mondo Glbt vecchio di almeno trent'anni".
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Ma Anna si difende nel corso di una conferenza stampa.

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