L'agente dell'Fbi specializzato nella caccia agli alieni si trasforma in uno scrittore maudit. Duchovny nel telefilm-scandalo «Californication», in arrivo in Italia.
(Renato Franco - Il Corriere della Sera) Per quasi dieci anni è rimasto imprigionato in Fox Mulder, l'agente dell'Fbi alle prese con casi di ordinaria paranormalità. Per dare un bacio alla sua compagna di indagini Dana Scully ci aveva messo una vita. Lasciato ormai alle spalle l'algido personaggio che interpretava in X-Files, David Duchovny diventa uno scrittore maledetto. E sessuomane. Altro che amletici baci, si va subito al dunque.
Accade in Californication, la serie tv che, in onda negli Stati Uniti, è stata acquistata da Mediaset. Duchovny interpreta Hank Moody, uno scrittore in crisi che annega i suoi tormenti nell'alcol, nella droga e in tanto, tantissimo sesso. L'omaggio letterario nel nome del protagonista è allo scrittore maledetto per eccellenza, Henry Charles Bukowski detto Hank.
Per avere idea della serie basta cercare su YouTube: linguaggio esplicito e molte scene orizzontali. Nel «pilot» della serie si vede Hank in chiesa mentre chiede a Dio di aiutarlo a rimettere in sesto la sua vita, ma ad attrarlo è soprattutto una suora sexy che si offre per una fellatio. È solo un sogno, la realtà è che lui è a letto con una donna sposata. Non sarà l'unica conquista.
Nel corso dell'episodio Hank fa sesso prima con una mora abbordata in un bar e poi con una ragazzina sedicenne che lui credeva andasse al college: apriti cielo, l'America puritana s'indigna, ma una sbirciatina non la nega. Nel secondo episodio Hank fuma marijuana e fa sesso con un'adepta di Scientology, nella camera da letto della sua ex compagna... La serie è stata creata e prodotta da Tom Kapinos ( Dawson's Creek). Duchovny e Stephen Hopkins ( 24), che ha diretto il «pilot», sono entrambi produttori esecutivi. Il primo episodio (dei dodici che compongono la prima stagione) è stato subito un successo, tanto che è stata programmata subito una seconda stagione. Troppe scene di nudo? Il creatore Tom Kapinos non la pensa così: «Non gli ho mai dato troppa importanza — aveva detto alla conferenza stampa di presentazione del telefilm —. Lo vedo come un programma sulla famiglia. Capita di trovarsi in una famiglia molto fratturata, una famiglia in rovina, ed Hank mi è sembrato molto appropriato come personaggio ». Racconta Duchovny: «È un programma su un adulto che cerca di sopravvivere in un mondo adulto. Ha vizi particolari, fa abuso di cose particolari. Infatti, lo vedrete fumare. Lo vedrete bere. Lo vedrete drogarsi. Lo vedrete fare sesso. Queste sono cose importanti per capire il suo stato d'animo e per lo show. Fanno parte del personaggio ».
Californication — come il titolo della canzone (e dell'album - vedi il video) dei Red Hot Chili Peppers — è un chiaro riferimento alla giostra di rapporti sessuali cui si sottopone Hank-Duchovny sotto il sole della California. Il serial andrà in onda sui nuovi canali pay del digitale terrestre di Mediaset, poi arriverà su Italia 1, si parla di autunno 2008.
In America Californication va in onda su Showtime, la rete via cavo che ha spesso scommesso su serie controverse. Basti pensare a Weeds su una vedova che si dà allo spaccio di marijuana. Oppure a Dexter sulla doppia vita di un perito della scientifica di Miami, di notte serial killer.
Il trailer (in lingua originale)
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