Berlusconi: 7 missioni per rilanciare l'Italia.
(Ansa) Da meno tasse per tutti al "bonus bebé", dal Ponte sullo Stretto e la Tav al "Piano casa", da più sicurezza al "no" all'eutanasia o simili, dal 'no tax' per l'imprenditoria giovanile all'inasprimento delle pene per chi fa violenza a donne e minori: sono alcuni dei punti forti contenuti nel programma del Pdl presentato da Silvio Berlusconi. Sette missioni, 12 pagine, poco più di 3.600 parole per descriverle: formule, soluzioni, progetti in gran parte noti e che comunque si collocano in continuità all'interno del percorso e della proposta di governo del centrodestra fin dagli anni del primo governo Berlusconi. I "magnifici 7" punti di programma sono: rilanciare lo sviluppo; sostenere la famiglia, dare ai giovani un futuro; più sicurezza, più giustizia; i servizi ai cittadini: sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente; il Sud; il federalismo; un piano straordinario di finanza pubblica. La leva fiscale viene richiamata in due "mission", quella dedicata al rilancio dello sviluppo e quella per il sostegno a famiglia e giovani.
SVILUPPO. Detassazione degli straordinari, premi e incentivi legati alla produttività, detassazione progressiva della tredicesima, un'azione sull'Iva (versamenti solo a fattura incassata, rimborsi entro 60-90 giorni, progressiva abolizione di quella sul turismo), nonché una progressiva abolizione dell'Irap. Del capitolo rilancio fanno parte anche le infrastrutture (si ripropongono la legge obiettivo e le grandi opere a partire da Ponte sullo Stretto e Tav) e capitoli sono dedicati al tema rifiuti (con la promozione di raccolta differenziata e la realizzazione di termovalorizzatori), al rilancio del trasporto aereo, e alla partecipazione ai progetti nucleari europei. Altri punti forti della 'mission-rilancio' sono legge Biagi e sicurezza sul lavoro, liberalizzazioni, sostegno al 'made in Italy', riorganizzazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
FAMIGLIA E GIOVANI. Il punto di forza è "meno tasse": eliminazione dell'Ici sulla prima casa, introduzione progressiva del quoziente famigliare, abolizione delle tasse di successione e sulle donazioni reintrodotte da Prodi, progressiva diminuzione della pressione fiscale sotto il 40% del pil, lotta all'evasione, progressiva tassazione separata dei redditi da locazione. All'emergenza abitativa, peraltro, viene dedicato un intero capitolo dal titolo "una casa per tutti" che, come già era emerso, prevede un "piano casa" per la costruzione di alloggi, riduzione dei mutui, piano di riscatto degli alloggi pubblici, una legge obiettivo per le zone urbane svantaggiate. Altri punti di forza: reintroduzione del 'bonus bebe', riduzione dell'Iva sui prodotti per l'infanzia, interventi per la scuola, aumento delle pensioni più basse, stabilizzazione del 5 per mille, no a leggi che favoriscano forme di eutanasia. Per i giovani, in particolare, si pensa a un periodo di 'no tax' per le nuove iniziative imprenditoriali giovanili, ma anche a garanzie pubbliche per il "prestito d'onore" e un "bonus locazioni".
SICUREZZA E GIUSTIZIA. Aumento delle risorse e maggiore presenza delle forze dell'ordine sul territorio, no a sanatorie dei clandestini, apertura di nuovi Cpt, conferma della Bossi-Fini, lotta al terrorismo interno e internazionale, tutela dell'ordine pubblico dagli attacchi alla legalità dei vari "disobbedienti" e aumento delle pene per i reati di violenza contro le forze dell'ordine. Più giustizia: riforma dei codici, giusto processo; aumento delle risorse; certezza della pena; inasprimento delle pene per i reati di violenza sui minori e sulle donne; costruzione di nuove carceri; rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura; limitazione dell'uso delle intercettazioni al contrasto dei reati più gravi; divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni, con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione; riforma della responsabilità penale, civile e disciplinare dei magistrati; completamento della riforma del Codice di Procedura Civile.
SERVIZI AI CITTADINI. Sanità: eliminazione delle liste d'attesa; rinnovo tecnologico e nuove strutture ospedaliere; trasparenza nella scelta dei manager; revisione della legge 180 per il trattamento sanitario obbligatorio dei disturbati psichici; attuazione della legge contro le droghe. Scuola, ricerca e università: rilancio delle '3 I' (inglese, impresa, informatica); difesa della lingua e della cultura italiana; aiuto agli studi per i meritevoli; aumenti agli insegnanti più capaci; trasformazione in Fondazione delle Università, competizione tra atenei; detassazione degli utili reinvestiti in ricerca ed innovazione; legge quadro per lo spettacolo dal vivo; promozione delle "cittadelle della cultura e della ricerca". Ambiente: "5 per mille" per l'ambiente;legge obiettivo per il patrimonio culturale e il paesaggio; valorizzazione del territorio; strumenti di tutela del suolo e delle acque; aggiornamento della legge per la caccia.
SUD. Il programma prevede un piano decennale straordinario per le infrastrutture; "leggi obiettivo" speciali su turismo, beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l'innovazione; riconversione dell'industria chimica pesante alle nuove tecnologie; pieno e tempestivo utilizzo dei fondi comunitari attraverso nuove intese istituzionali; realizzazione della Banca del Sud; federalismo fiscale solidale e misure di fiscalità di sviluppo; contrasto alla criminalità organizzata e piano sicurezza.
FEDERALISMO. Il Pdl propone l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione sul federalismo fiscale, con l'approvazione delle norme approvate dalla Lombardia; garanzia che la perequazione riduca ma non annulli le differenze di capacità fiscale, fermo il principio costituzionale di giusto equilibrio tra solidarietà ed efficienza, premiando i comportamenti finanziari virtuosi e le regioni con una minore evasione fiscale.
FINANZA PUBBLICA. Un un piano straordinario da completare nell'arco dell'intera legislatura. La realizzazione è sottoposta a 3 vincoli esterni essenziali: il vincolo costituito dalla crisi economica in atto nel mondo ed in Italia; il vincolo imposto dagli impegni di trattato europeo; il vincolo costituito dall'attuale instabile equilibrio dei conti pubblici italiani. "In questi termini - si legge nel documento - gli interventi attuativi del presente programma saranno comunque progressivamente e responsabilmente realizzati in funzione dell'andamento dell'economia e nel rispetto dei criteri di rigore nella gestione del bilancio pubblico. Non facciamo e non promettiamo miracoli. In ogni caso non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini. Non aumenteremo dunque la pressione fiscale. Anzi ci sforzeremo di ridurla. Fermo l'obiettivo di contrasto e di recupero dell'evasione fiscale. Il nostro impegno sarà all'opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale, e perciò comprimibile. A partire dal costo della politica e dell'apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili)".
La proposta è quella di "un grande e libero patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori ed investitori" che realizzi il federalismo fiscale solidale; riduca il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico, offrendo a risparmiatori ed operatori economici maggiori e migliori opportunità di investimento. "Solo su questa base, non aumentando le tasse sul reddito, sulla casa, sul risparmio, sulle partite iva, ma abbattendo la manomorta del debito pubblico, l'Italia può ripartire. L'effetto positivo cumulato atteso è stimabile in termini di 1 punto di prodotto interno lordo di minore spesa pubblica corrente e di 1 punto di prodotto interno lordo di maggiore crescita. Tutte le ipotesi di intervento di finanza pubblica presenti in questo programma - conclude il documento - sono ampiamente coperte".
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