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mercoledì 20 febbraio 2008

La famiglia omosessuale? E' una famiglia come tante altre.

(Img press) Che famiglia è quella omosessuale? A spiegare la sua, partendo da quella genitoriale, è sul prossimo numero di Babilonia uno storico del movimento omosessuale e un giornalista affermato: Daniele Scalise (nella foto). «Quella genitoriale - racconta Scalise a Babilonia - è stata una famiglia dove c'era un coacervo di amore e rigore. Poi mi sono innamorato di una bellissima ragazza che è stata mia moglie e ci siamo dati molto amore e una figlia. Con Franco, oggi, siamo una famiglia come tante che vive insieme e si sostiene quando uno dei due sta male». Scalise racconta la sua passione politica giovanile: «Ero militante in una associazione che si chiamava "Soccorso Rosso". Venivano da noi dei militanti del Fuori che noi guardavamo con compatimento: questi parlavano di rivoluzione sessuale...». Anche sulle organizzazioni omosessuali, Scalise è netto: «Da noi - spiega a Babilonia - manca una politica seria dei movimenti omosessuali che in questa fase politica mi sembrano parecchio assenti. Non propongono, non riescono ad essere incisivi. C'è ancora un'idea di militanza obsoleta che non regge perché non stimola. Bisognerebbe tessere una tela di lobby politica. Ma chi lo fa? I nostri deputati è come non ci fossero.» Poi la stoccata finale sulle elezioni: «Stiamo vivendo uno dei peggiori periodi. La politica è inadeguata, incapace e inesistente. C'è anche una aggressività clericale smodata, intollerabile, inaccettabile che messa insieme alla mancanza di politica fa quello che siamo: un Paese smidollato senza alcuna prospettiva. In Italia la destra è clericale, fatta di divorziati, di gente dalla doppia morale e la sinistra è impotente e parolaia, in ginocchio anch'essa di fronte al papa». Cosa dovrebbero fare gli omosessuali, chiede Babilonia. «La mia posizione dal 1984 è chiara: non vado a votare! Mi rifiuto di votare per chi non mi ascolta, per coloro che hanno dimostrato disprezzo verso gli omosessuali». Tornando alla famiglia omosessuale, cosa direbbe Daniele Scalise, a un padre o una madre omosessuale che non sanno affrontare la situazione con figli, parenti e amici? «Ho incontrato un padre che non sapeva come dirlo alla figlia. Gli ho spiegato che era essenziale dirlo per salvare il loro rapporto. In un altro caso è stata la moglie a spingere il marito a uscire fuori da quel segreto terribile. Dirlo fa bene a noi e fa bene anche agli altri», conclude Scalise.

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