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mercoledì 20 febbraio 2008

Francesco Rutelli e l'incendio al "Coming out". Solidarietà sentita per l'"intollerabile attentato"?

Modesto consiglio.
(Il Riformista) Caro direttore, ha ragione Grillini a non fidarsi di Rutelli? Rutelli è ancora l’uomo che guarda al Vaticano o, come ci informano altre fonti, vuol tornare a occuparsi anche di diritti civili? E con Storace o altri candidati di destra, la comunità omosessuale sarebbe più tutelata? Il fuoco divampato al Coming Out è il risultato di una città dove l’odio verso gli omosessuali è spesso alimentato da una politica contraria ai diritti e alla tutela di ogni suo cittadino. È vero come si legge sul Riformista: Rutelli ha la possibilità di parlare agli omosessuali solidarizzando contro il vile atto compiuto ai danni del locale romano; ma anche uscendo una volta per tutte dall’imbarazzante ambiguità di cui Rutelli è maestro, da quando vestiva i panni di radicale a oggi, candidato a sindaco di Roma. Ha bravura da vendere il vicepremier e capacità per fare di Roma una città dell’accoglienza e del rispetto anche verso gli omosessuali. Un consiglio: contro gli eccessi polemici di Franco Grillini, accetti il gettone telefonico del Riformista e telefoni a Livia Turco. Noi di Babilonia siamo pronti a pagare il telegramma di solidarietà al Coming Out.

Mario Cirrito
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Caro Cirrito, mentre mandiamo il giornale in stampa, apprendiamo che Francesco Rutelli ha espresso al presidente dell’Arcigay di Roma, Fabrizio Marrazzo, la sua «solidarietà e ferma condanna per l’intollerabile attentato al Coming Out».

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1 commento:

nikieyes ha detto...

ragazzi, stiamo un attimino calmini. Comincio dicendo che è un po' imbrobabile che si tratti di concorrenza tra locali dato che il coming out è un istituzione a Roma per la comunità omosessuale e da una vicenda del genere ne può venir fuori solo rafforzato. Quindi se è stata concorrenza, mi sa che si sono fatti un po' male i conti.
Qui c'è da riflettere. Dubito sia stato un atto puramente vandalico e razzista. Insomma, è un po' rischioso mettere un esplosivo in un locale di fronte al Colosseo senza essere notati, con tutte le telecamere di sorveglianza del colosseo e degli alberghi che ci sono lì intorno. Non ci dimentichiamo che Lamberto Sposini, giornalista del tg5, è stato rapinato sull'aventino e hanno riconosciuto gli aggressori tramite le telecamere di video sorveglianza stradale. Vi pare che di fronte al colosseo non ci sono telecamere di sorveglianza?
Qui la cosa è seria e, se i responsabili non verranno resi noti, non si può pensare ad un atto di vandalismo discriminatorio, bensì ad un vero e proprio sabotaggio politico. Ora sta a vedere se è stata la destra, oppure è stata proprio la sinistra per far sì che si scatenassero polemice contro l'opposizione. Ragazzi, sono fatti tutti della stessa pasta, da entrambe le parti. Il motivo per cui siamo legittimati a protestare, secondo me, è proprio contro tutto questo. Contro il fatto che siamo trattati come pedine e che non sappiamo niente di ciò che succede nel nostro paese. Per tanto, non siamo capaci di giudicare le cose per come sono, bensì, il nostro giudizio, la nostra rabbia, le nostre reazioni anche intime, sono manovrate da chi ci tiene allo scuro di tutto e ci usa per ottenere una crocetta sulla scheda elettorale e comprarsi le ville con i nostri soldi. Non ci facciamo manovrare le menti, lottiamo per questo e non andiamo più a votare nessuno!