(Asca) ''E' gravissimo che un organismo istituzionale come le sezioni riunite della Corte Suprema di Cassazione definiscano un 'fatto disonorevole un rapporto omosessuale' mettendolo nero su bianco su una sentenza. E' inaccettabile che in un dispositivo, come il 7280 del 14 febbraio scorso, in cui si ragione di tutela della testimonianza e di diritti del testimone si offra una definizione di omosessualita' come fatto disonorevole e lo si affianchi equiparandolo ad un rapporto incestuoso''. Lo afferma Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay commentando la sentenza 7280 del 29 novembre 2007, depositata il 14 febbraio scorso, dove si legge: ''E' da aggiungere che la tutela accordata dal primo comma riguarda non solo le dichiarazioni previste dall'art. 63 cpp ma anche tutte le altre dichiarazioni dalle quali potrebbero emergere fatti disonorevoli (un rapporto incestuoso; un rapporto omosessuale) per il testimone (richiesto ad esempio di indicare le ragioni per le quali era presente in un certo posto a una certa ora)''. ''L'omosessualita' - prosegue Mancuso - non puo' essere un fatto esposto come stigma sociale e l'omofobia dei giudici e anche della classe politica e' prodotta dal clima di omofobia dilagante nel nostro paese. Noi ci consideriamo assolutamente orgogliosi dei nostri amori e dei nostri rapporti. Disonorevole e' il pregiudizio sociale, disonorevole e' l'omofobia, disonorevole - conclude Mancuso - sono sentenze come questa''.
Sphere: Related Content
-
Nessun commento:
Posta un commento