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venerdì 8 febbraio 2008

Il Corriere cambia il tiro. «Sei gay». Insulti e botte dentro l'oratorio.

È successo nella parrocchia di via Cagliero. Due denunciati. Un ragazzo e il suo amico perseguitati da una baby gang: uno era finito in ospedale. I teppisti bloccati poco prima dell'ennesima aggressione.

(Michele Focarete - Il Corriere della Sera) Frequentavano l'oratorio da tempo. Convinti che, tra le mura della parrocchia, sarebbero stati al sicuro, protetti. Invece no. Erano continuamente insultati e picchiati. Per i bulli di turno, due ragazzini di 15 e 17 anni, quei due amici più grandi di loro erano da sfottere. Sempre. Vittorino e Carlo (i nomi sono di fantasia), rispettivamente di 21 e 22 anni, così introversi, timidi ed emotivamente fragili, erano il bersaglio preferito. Il primo etichettato in senso dispregiativo dai suoi aggressori come «omosessuale ». Mentre il secondo, operaio, affetto da balbuzie, veniva chiamato «tartaglione». Almeno otto le aggressioni subite in un paio di mesi. Vittorino, poi, ha anche dovuto ricorrere alle cure mediche in due circostanze.
Adesso, però, gli epiteti e gli schiaffi, per Vittorino e Carlo sono finiti: dopo le loro rivelazioni ai genitori, sono scattate le indagini e la polizia ha denunciato i bulli che capitanavano una banda di coetanei nota tra i ragazzi dell'oratorio per le continue sopraffazioni. Gli episodi di teppismo contro i due giovani in difficoltà sono avvenuti all'interno dell'oratorio Padri Sacramentini (Orpas) della parrocchia di Sant'Angela Merici, in via Cagliero 26. Il blitz della polizia è scattato l'altro giorno, quando i due giovani sono stati, per l'ennesima volta, circondati dal gruppetto di ragazzini, capitanati dal quindicenne e dal diciassettenne. Appena sono cominciati gli insulti e le percosse, gli agenti del commissariato Greco-Turro sono intervenuti. I due minorenni sono entrambi amici di scuola: il quindicenne ha ripetuto quattro volte e vive una situazione di disagio familiare, con i genitori separati.
Il 28 novembre scorso e il 25 gennaio avevano esagerato con i calci e i pugni, mandando in ospedale Vittorino. Il giovane era stato dimesso con una prognosi di sette e dieci giorni. Vittorino e Carlo, tra l'altro, lo scorso ottobre erano stati aggrediti e rapinati da un brasiliano di 20 anni che, forte della sua prestanza fisica, non ci aveva messo tanto ad avere la meglio. Dopo la rapina, però, allo straniero era stato ingiunto a non frequentare l'oratorio. Botte e insulti di cui i sacerdoti erano a conoscenza. Così come conoscevano i bulli e le vittime. Ma non sono mai intervenuti, considerando gli episodi delle ragazzate. E comunque vicende casuali e sporadiche non destinate a ripetersi. Adesso i due bulletti sono stati indagati per violenze e minacce al tribunale per i minorenni. Anche per loro è scattata la richiesta a frequentare più l'oratorio.
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Ndr. Abbiamo discusso in redazione se era il caso di scrivere due righe scusandoci con l'Arcigay per aver dubitato della notizia di un pestaggio omofobo. La decisione presa è stata no. Siamo in rete dalla fine di settembre e da allora ne abbiamo viste e sentite di tutte i colori dall'Arcigay nazionale e soprattutto da quella romana. Per cui risulta anche alla persona meno sospettosa, faziosa o più disponibile dubitare dei comunicati dell'Arcigay, se non ci credete fate un giro tra le pagine del nostro sito, ne leggerete più di brutte che di belle. Comunnque per quel che ci riguarda ogni comunicato uscito dall'Arcigay da noi verrà sempre preso con le molle...

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