(è Costiera) Arrivano i “regolamenti di conti” all'interno dell'Udeur, e anche prima dell'atteso congresso che si terrà sabato prossimo sulla decisione di collocarsi o meno con il centrodestra. Dopo lo scandalo che ha "decapitato" due assessori regionali del partito, e dopo la caduta del governo Prodi, ecco il segretario regionale campano, Antonio Fantini (nella foto), espellere dal partito tre consiglieri regionali :Nicola Caputo, Giuseppe Maisto e Vittorio Insigne, e il segretario cittadino di Napoli Diego Venanzoni.
Nei giorni scorsi avevano sottoscritto un documento nel quale minacciavano di lasciare il Campanile se ci fosse stata una alleanza con il centro-destra. "Proprio nel momento in cui é necessaria la massima coesione - commenta Fantini - abbiamo assistito a episodi e dichiarazioni di alcuni, provenienti da altri raggruppamenti o subentrati nelle istituzioni a eletti chiamati a incarichi superiori, che hanno leso la dignita' stessa dei Popolari-Udeur".
Un quarto consigliere regionale, Salvatore Arena, in un primo tempo cofirmatario del documento, si è subito premurato a sottolineare che "l'idea di lasciare l'Udeur non mi ha mai minimamente toccato. Sono e resto dell'Udeur e voglio ricordare che io mi ritengo uno dei soci fondatori del partito guidato da Clemente Mastella. Io e l'intero gruppo dirigente della provincia di Salerno aspettiamo l'esito dell'esecutivo nazionale di sabato, e solo allora trarremo le nostre conclusioni".
“Abbiamo appreso la decisione delle nostre espulsioni dalla stampa - ha detto il consigliere Giuseppe Maisto - ed invece pensavamo di aver posto un problema politico, chiedendo di discutere le scelte”.
'C' e' anche un problema di metodo nella nostra espulsione - ha aggiunto Maisto - ma se il Consiglio nazionale sancirà il cambio di alleanze vorrà dire che Mastella ha già deciso tutto”.
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