(River-blog) Premesso che l’eventuale successo di una trasmissione dipende in primis dagli autori, devo dare atto agli Zero Assoluto (sì, i cantanti), di avere la stoffa dei presentatori. Ho visto, per caso, una puntata di “Vale tutto“, originale gioco a premi (il format è nostro?), in cui un concorrente - tale Matteo di Varese - deve superare i vari livelli del quiz (ogni tre risposte esatte si supera un livello e si riceve un premio). Le domande gli vengono fornite attraverso un computer portatile e un auricolare, e lui deve darsi da fare, in ogni modo, per trovare le soluzioni: chiedendo per strada alle persone che incontra, chiamando gli amici, andando in libreria a documentarsi, ecc. Gli Zero Assoluto, da parte loro, sono simpatici e, soprattutto, hanno ritmo.
Li vedrei bene in prima serata, addirittura al posto dei noiosisissimi pacchi.
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