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venerdì 11 gennaio 2008

La seconda vita di Rocco Siffredi: stilista. Per vestire gli uomini e le donne.

(Panorama) Rocco Siffredi è un uomo da scoprire: a dispetto di chi crede di aver già visto tutto, e forse anche di più, grazie alle sue performance erotiche nei film a luci rosse, il superdotato del sesso si rivela anche un superdotato della moda. Smessi (in via definitiva?) i panni di attore, regista e produttore porno oriented, ha indossato quelli di stilista e così, ritornato a essere Rocco Tano (il suo vero nome), si è esibito nella più spericolata delle sue imprese: vestire gli uomini e le donne. Confermando che la dura legge del contrappasso esiste anche per lui.

Scelti i suoi partner – l’ufficio stile e creativo di No Name Studio e il gruppo industriale Moda Italia - il Rocco nazionale ha lanciato a Pitti Immagine Uomo la sua linea. Che, da vero narciso quale è, porta il suo nome. “Ho sempre rifiutato molte proposte in cui avrei dovuto prestare la mia immagine perché volevo fare un progetto mio: un progetto in cui poter esprimere e trasmettere il mio concetto di lifestyle, quello che ha accompagnato oltre vent’anni della mia carriera”, confida, creando la giusta atmosfera.
In realtà, niente sembra così scandaloso e travolgente come è stata la sua carriera: il ragazzone deve aver messo la testa, e tutto il resto, a posto. La collezione per l’autunno-inverno 2008-2009, declinata per par condicio al maschile e al femminile, disegna un’immagine casual e sportiva, con accenni al mondo della moto, al punk-rock, al neo pop: tanto jeans vissuto, revival di stampe vintage, richiami fetish obbligatori. Qua e là, qualche piccante assaggio di ironia: come una irriverente Biancaneve stampata sulla T-shirt.
Ma la vera scossa è arrivata dalla grande festa di mercoledì sera: per battezzare la neonata “Rocco”, il misterioso lunch party “Rocco Rocks” a Castel di Poggio, vicino a Fiesole, a detta dei fortunati che vi hanno partecipato, pare abbia risvegliato i sensi: ospiti dotati di mascherina nera, un set fotografico per essere immortalati con Rocco e le sue modelle, le stanze medioevali trasformate in spazi voyeuristici. E, naturalmente, tutta la collezione schierata su corpi statuari. Rocco ha colpito ancora.

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