(Napoligaypress) Leggendo il primo rapporto dell’Osservatorio sulla Prostituzione (relativo al primo semestre di quest’anno) istituito dal Ministero dell’Interno, esce fuori un dato che un po’ sorprende e allo stesso tempo un po’ conferma vecchi schemi.
Il dato riguarda Napoli dove la complessita del fenomeno è più evidente. Se da un lato c’è un aumento della comprensione del fenomeno dall’altro risulta un presenza sempre meno marginale della prostituzione maschile (non solo omosessuale), di quella minorile (maschile e femminile) e della prostituzione “al chiuso” in appartamenti privati.
Non solo più, quindi, donne sfruttate, emarginate, che usano il proprio corpo cercando di sfuggire ad un destino, o perchè costrette a farlo dalle organizzazioni criminali.
Per quanto riguarda la lotta del fenomeno l’Osservatorio propone una “politica integrata”.
“La proibizione tout court della prostituzione spingerebbe il fenomeno verso la clandestinità rendendo il lavoro delle istituzioni e delle associazioni ed enti di tutela più difficile a favore delle vittime di sfruttamento. Il ‘riflusso al chiuso’ coinvolgerebbe anche tante persone deboli, svantaggiate, pertanto, più isolate, ricattabili, insicure”.
Il ministro dell’Interno, Giuiliano Amato propone così di multare i clienti delle prostitute e di inviare i verbali a casa. E per combattere lo sfruttamento delle minorenni, pensa di punire più severamente i clienti, che non potranno più giustificarsi con l’ignoranza della minore età della vittima.
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