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martedì 2 settembre 2008

Aggressione a Napoli, Dopo quattro giorni la posizione di Arcigay e Arcilesbica in un comunicato.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato.

Le associazioni napoletane per la difesa dei diritti degli omosessuali Arcilesbica, Arcigay e i Ken denunciano il gravissimo episodio di violenza avvenuto a Napoli venerdì 29 agosto in piazza Bellini, riportato dal quotidiano Il Napoli nell’edizione del primo settembre.
Vittima dell’accaduto è una ragazza diciannovenne che sostava nella piazza insieme ad un gruppo di amici e per il sol fatto d’essersi intrattenuta teneramente con la compagna si è trovata a subire insulti, molestie sessuali e lesioni sotto gli occhi terrorizzati dei presenti, rimasti impotenti di fronte a tanta violenza. La giovane non ha sporto denuncia nei confronti dell’aggressore, nel frattempo allontanato dai suoi amici, perché dissuasa da alcuni dei presenti che, probabilmente, avevano tutto l’interesse a non avere “questioni in sospeso” con certe frequentazioni -purtroppo abituali- del posto.

Questi i fatti. Di seguito le dichiarazioni delle associazioni.

Arcilesbica Napoli esprime vicinanza e solidarietà nei confronti di chi ha dovuto subire questa ignominiosa aggressione, invitando lei e chiunque si sia trovato a patire abusi e brutalità del genere a rivolgersi senza paura a chi di dovere e alle associazioni di genere perché vengano tutelati i diritti e le libertà di ciascuno.
Oltre a manifestare sdegno di fronte al vergognoso perpetrarsi di simili episodi di violenza ai danni dei cittadini omosessuali di questo paese, Arcilesbica Napoli intende esprimere seria preoccupazione verso l’indifferenza generale -e in particolare delle amministrazioni- nei confronti di un conflitto sociale che lungi dall’essere affrontato con interventi mirati, viene incalzato e legittimato da una politica nazionale che troppo spesso esprime intolleranza verso ogni manifestazione dell’ “altro”, alimentando così nella società che dovrebbero educare, fenomeni di discriminazione e di esclusione.
Come Organizzazione al servizio della cittadinanza per la difesa dei diritti delle persone omosessuali, Arcilesbica Napoli chiede a viva voce che i governi locali e nazionali acquisiscano la responsabilità necessaria al fine di realizzare interventi immediati volti ad una reale integrazione della società civile che parta dall’affermazione dei diritti, delle libertà e della dignità di tutte e tutti.

Arcigay Napoli oltre ad esprimere sdegno per il ripetersi di tali atti di inciviltà ed intolleranza è vicina a quanti subiscono ogni giorno situazioni discriminatorie e di violenza che ripetute, scarsamente contrastate anche da chi ha il dovere di vigilare sul rispetto di tutti gli individui e purtroppo da taluni ostentate portano poi al verificarsi di tragici eventi come questo.
L'ennesima aggressione in quella piazza che da tutti è riconosciuta come luogo di incontro della comunità lesbica gay bisex e trans napoletana è il sintomo inequivocabile che esiste un'emergenza omofobia a Napoli; non esistono alibi per transigere sui diritti e la legalità.
Arcigay Napoli invita tutte le persone omosessuali bisessuali e transessuali oggetto di violenza omofoba a denunciare immediatamente i fatti o a rivolgersi per ogni supporto alle associazioni napoletane.
L’Associazione i Ken ONLUS di Napoli invita tutti e tutte le cittadini napoletani a vigilare sulla piazza e a proteggere chi subisca una violenza chiamando tempestivamente il 112 o il 113.
Si ritiene che a 12 mesi esatti dalle ultime aggressioni di piazza Bellini, la comunità napoletana ( non solo omosessuale e ovviamente non solo a piazza Bellini) debba manifestare con solidarietà il sostegno a chiunque, in pace, viva la propria libertà di amare e di essere amata o amato.
Con cinismo occorre dire che questo da solo non basta!
Occorre che chi subisca la violenza sporga denuncia presso le autorità di Pubblica Sicurezza e alle associazioni Gay e Lesbiche di Napoli perchè è sbagliato lasciare alla cronaca del giornali costruire fobie ed odi inutili.

Ci rifiutiamo d immaginare che l’esercito risolva il problema vivibilità e chiediamo con decisione una maggiore attenzione alle troppe violazioni della legalità verso persone e verso il patrimonio a cui piazza Bellini è abbandonata. La Napoli che ci meritiamo non questa è ben altra.
Le associazioni Arcilesbica, Arcigay e i Ken chiedono all’assessore Valeria Valente ed al Sindaco Rosa Iervolino Russo una riunione del gruppo di lavoro del Tavolo per le Pari Opportunità LGT per discutere del grave fatto accaduto in piazza Bellini.
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Ndr. Formidabile i tutori dei diritti Lgbt scoprono i fatti dai giornali e tre giorni dopo e ne fanno il solito "minestrone" ideologico ... (Aspis)

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2 commenti:

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Queste affermazioni ci avviliscono ma non ci stupiscono. Intendiamo comunque precisare che la verbalizzazione dell'accaduto richiede tempi tecnici tali da consentire una dichiarazione congiunta da parte di più associazioni operanti sul territorio (come poi è successo). Ci preme sottolineare come questa "gente senza scrupoli" che presta gratuitamente aiuto morale e materiale (leggasi assistenza legale) adopera la visibilità forzata di certi eventi proprio al fine di tutelare i denuncianti che si sentono rafforzati da una solida immagine associativa.

A onor di cronaca la lungaggine dei tempi è stata poi il prodotto di una ricerca accurata della veridicità dei fatti che desse modo di individuare le rispettive responsabilità e soprattutto la vittima.

Privati, in questo caso donne lavorano profondendo i propri sforzi senza chiedere nulla in cambio perchè le isitituzioni in primis abbandonino l'abito mentale dell'indifferenza verso crimini silenziosi come quelli di matrice omofobica. Ne consegue che se da tanta pubblicità derivasse il solo posizionamento di una telecamera in più fuori il locale in cui si è consumato l'episodio di violenza, uno sportello, un numero verde, avremmo qualcosa di cui festeggiare.

Non c'è da ideologizzare nulla nella lesione, nella molestia sessuale, nel favoreggiamento con cui confina la connivenza diffusa, nulla. Non c'è partito che regga. C'è invece il nome di un'associazione sul giornale e se la prossima volta dovesse accadere nuovamente un evento simile quella ragazza saprà chi chiamare e le risponderà "gente senza scrupoli" magari coetanee pronte a farsi carico di un male più grande di loro.