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martedì 2 settembre 2008

Venezia. Tinto Brass si mette a nudo... e si masturba nel suo nuovo 'corto'.

Un'immagine tratta dal film "Kick a cock".

In anteprima al Circuito Off a Venezia.
(Affari italiani) “La pornografia sta all’erotismo come la pippa alla masturbazione”: esordisce così Tinto Brass per introdurre il suo ultimo cortometraggio "Kick the Cock", che sarà presentato in anteprima mondiale la sera del 2 settembre a Circuito Off, festival internazionale dedicato ai cortometraggi che si svolge a Venezia, all'Isola San Servolo, in contemporanea alla Mostra del Cinema.

Attraverso il gioco tra una maliziosa soubrette e il suo burbero boss, interpretato dal regista stesso, Tinto Brass si mette a nudo per la prima volta nel vero senso della parola, giocando con se stesso e con il concetto di autoerotismo: “Un puro esercizio di stile per non perdere la mano, propedeutico al mio prossimo lungometraggio, una burlesca botta di allegria”, spiega il regista.

E che allegria: protagonista, con Brass, è una sexy cameriera in tenuta di latex che, dopo avere mostrato generosamente il "lato B" durante la preparazione di una torta, rivolge la sua attenzione al frigo, dal quale spuntano cetrioli, melanzane e pannocchie... Tutto questo mentre il regista, spiandola dalla finestra, si cimenta in una sessione di autoerotismo.

La presenza del maestro dell’erotismo all’italiana sarà l'evento clou di una giornata interamente dedicata all’erotismo. Oltre all’anteprima mondiale di Brass verranno proiettati, infatti, cinque cortometraggi erotici "al femminile". Gli X-Plicit film prodotti da Sophie Bramly – che sarà presente al Festival insieme alle registe – nascono con lo scopo di rispondere alle domande che ruotano intorno alla libido, l’immaginario, le fantasie e la sessualità femminili.

Film che mettono in scena l'orgasmo femminile sotto una nuova ottica, diversi rispetto agli standard "classici" del settore, sottomessi generalmente alle esigenze maschili: “Come nella letteratura femminile, anch’essi mostrano il sesso nella sua realtà, in un mondo esente dalla prestazione (contrariamente a quanto mostrato nei film pornografici). Le registe scelte per questo progetto si sono poste continuamente domande legittime sulla sessualità al femminile nel filmare scene di sesso, accompagnate dalle luci giuste, da atmosfere sofisticate, con attori e attrici capaci di scombussolare le spettatrici”, spiega la produttrice Bramly. Le registe di questi X-Plicit sono affermate artiste, attrici, scrittrici, cantanti, da Lola Doillon a Caroline Loeb, da Héléna Noguerra a Laetitia Masson, passando per Arielle Dombasle, nota anche come la moglie del filosofo francese Bernard-Henri Levy.

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