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lunedì 18 agosto 2008

Pechino 2008, decima giornata: boxe da medaglia, anelli amari.

Roberto Cammarelle

(Panorama) La canoa azzurra va e l’Italia piazza due barche in finale: il K4 1000 di Antonio Rossi, Franco Benedini, Alberto Ricchetti e Luca Piemonte e il K2 1000 di Antonio Scaduto e Andrea Facchin. Meno bene le azzurre del K4 500 (Stefania Cicali, Fabiana Sgroi, Alice Fagioli e Alessandra Galiotto) che in batteria non sono riuscite, anche se per un soffio, a piazzarsi nelle prime tre posizioni ed ora dovranno passare attraverso la semifinale.

Nel pugilato, dopo Clemente Russo anche Roberto Cammarelle si assicura una medaglia a Pechino 2008 nella categoria super-massimi di boxe. L’azzurro ha sconfitto il colombiano Oscar Rivas per 9-5 nei quarti di finale del torneo olimpico e si è qualificato per la semifinale. C’è ancora un pugile italiano, Vincenzo Picardi (51 kg) che può arrivare alla semifinale: giovedì sfida con il tunisino Walid Cherif. Per Cammarelle non è stato un incontro facile. O meglio, il pugile italiano non si è imposto con facilità, trovando a fatica la chiave del confronto. Soltanto nel finale ha saputo imporsi in modo deciso. “È soltanto un passaggio del turno”, ha detto alla fine. “Posso fare meglio di Atene e voglio provarci”. Quattro anni fa Cammarelle arrivò nelle stesse condizioni: accesso in semifinale. Ma non riuscì ad arrivare alla finale. Il bronzo, anche stavolta, l’ha conquistato. Ma adesso vuole qualcosa di più prezioso.

Polemiche e proteste nella ginnastica. Negli anelli gli azzurri reclamano almeno una medaglia di bronzo che i giudici, con le loro decisioni, gli hanno tolto. Nel caso specifico ad Andrea Coppolino, uno dei due italiani (l’altro è Matteo Morandi) in gara nella prova degli anelli nella ginnastica vinta dal cinese Yibing Chen . “Non capisco. Il mio esercizio era da podio. Mi hanno derubato”, dice. La valutazione dei giudici invece è diversa. Coppolino è quarto e molto deluso.

Maurizio Allievi, tecnico della nazionale, la prende male: “C’è delusione perchè sicuramente la medaglia ci stava”, dice ai microfoni Rai. “Andrea e Matteo hanno fatto due esercizi uno più bello dell’altro. Non mi sta bene la classifica perché un italiano doveva stare sul podio. Non sono d’accordo con la seconda posizione del cinese Wei Yang. Se guardiamo al rallentatore si capisce che i valori che gli hanno assegnato non sono giusti. Eseguendo una ‘rondine’ non ha rispettato le regole passando da un appoggio a una posizione statica. Anche l’ucraino Oleksandr Vorobiov, medaglia di bronzo, non ha fatto un bella uscita”.

Matteo Morandi aveva avuto comunque la sensazione che le cose sarebbero andate così. “Quando ho visto i punteggi di Yang e Vorobiov, ho capito che non si passava davanti a loro. Siamo delusi dalla giuria, ma contenti e soddisfatti dei nostri esercizi. Noi abbiamo la coscienza pulita altri non so”. L’Italia attende ora Igor Cassina alla prova della sbarra domani. Il campione di Atene vuole a confermarsi, sperando che gli sia assegnato il punteggio che saprà meritare.

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