(Redazione) Aurelio Mancuso, Presidente di Arcigay ha inviato ai molti colonnelli del mondo Glbtq una lettera (piena di errori...!). Eccola, integrale.
Secondo noi la morte è un fatto privato, intimo, da non strumentalizzare qualunque e comunque siano le ragioni. Non si può utilizzare tutto quanto può essere riferito al mondo omosessuale per avere visibilità spacciandolo per un momento politico. Siamo sicuri che Domenico Riso ed il suo compagno cercassero tutta questa attenzione? Rispettiamoli e troviamo altre iniziative oer ricordarli.
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Alcun* di noi hanno inviato un comunicato incazzato sulla vicenda Domenico Riso, ma davvero è sufficiente un comunicato? Davvero dopo un’estate di violenze e discriminazioni su trans, gay, lesbiche ci possiamo limitare a questo?
Dovremo aspettare il prossimo Pride per arrabbiarci?
Io credo che la misura sia colma da tempo e questa vicenda di Domenico è se possibile la più emblematica! Si è voluto deliberatamente cancellare la sua vita (unica eccezione il Corriere della Sera) e si persevera, perché i servizi tv di stasera hanno semplicemente cancellato Domenico.
Allora possiamo continuare a guardare inermi?
Vi chiedo, al di là delle nostre differenti opinioni ed appartenenze è possibile dare un segnale forte in questi giorni tutte e tutti insieme? Oppure solo a me pare che se facciamo passare anche questa tra poco non avremo più la forza di reagire davvero a nulla?
Faccio una proposta semplice e diretta: il giorno dei funerali di Domenico in ogni città capoluogo di regione (ovvero dove ci sono le sedi regionali della Rai) e poi davanti alle sedi nazionali di Mediaset, la7, Repubblica, La Stampa, Il Giorno, e cosi via possiamo fare dei picchietti di protesta? (poi sui dettagli ci possiamo mettere naturalmente d’accordo)
Lo so che è estate e la gente è ancora via, ma riusciamo lo stesso a mobilitarci? Io penso che se lo vogliamo sì lo possiamo fare! E dovremmo davvero farlo, senza tante inutili domande e prudenze.
Sarebbe un segnale forte e diretto.
Non ho altro da dire, se non trasmettervi una personale rabbia, che al limite sfogherò andando anche da solo davanti ad una sede Rai o Mediaset a manifestare contro questa cappa che è calata sulle nostre vite.
Aurelio Mancuso.
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