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sabato 23 agosto 2008

Archivio Vaticano. I Templari non erano eretici. Nessun cenno sulle accuse di omosessualità.

Filippo IV il Bello, Re di Francie, gran persecutore dei templari, in una immagine dell'epoca.

'Osservatore romano': "Processo per mettere mani su patrimonio".

I templari, l'ordine religioso-militare più potente del medioevo, sciolto da Papa Clemente V dopo che il re di Francia Filippo IV il Bello li aveva accusati di eresia, non erano affatto eretici. E' quanto emerge dall'Archivio Segreto Vaticano.

"Grazie a fortunati ritrovamenti di atti originali conservati presso l'Archivio Segreto Vaticano oggi - riferisce l''Osservatore romano' - sappiamo che la disciplina primitiva del Tempio, il suo spirito autentico, nel tempo si erano corrotti entrando in decadenza e lasciando aperta la porta alla diffusione del malcostume; ma i Templari non erano affatto diventati eretici in massa e il processo fu essenzialmente un mezzo per mettere le mani sul loro patrimonio, come del resto disse chiaramente Dante Alighieri nel canto XX del Purgatorio". Nessun cenno viene fatto circa le accuse di sodomia mosse al tempo nei confronti dei templari.

"Accade che gli appassionati, a volte persino gli storici di mestiere, subiscano il fascino della leggenda templare dimenticando di guardare con attenzione i documenti, quelli che contengono la verità", denuncia il quotidiano della Santa Sede, che ripropone un esempio di quei documenti: il testo di una preghiera "bellissima, commovente", che alcuni Templari composero durante i lunghi anni di prigionia nelle carceri di Filippo il Bello. "Fu letta durante il processo, ma gli storici non l'hanno mai valorizzata forse perché essi stessi sono incuriositi soprattutto dagli aspetti misteriosi, diciamo pure oscuri della vicenda". Secondo l''Osservatore romano', invece, "non c'è da stupirsi se poco più tardi, nel Concilio di Vienna del 1312, Papa Clemente V farà mettere agli atti che i Templari non erano eretici; e anche se costretto a chiudere l'ordine per evitare che Filippo il Bello aprisse uno scisma in seno alla Chiesa cattolica, chiarì espressamente che l'ordine del Tempio non poteva essere condannato".

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