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sabato 23 agosto 2008

Al via il Meeting di Rimini. Protagonisti l’uomo e la pace nel mondo.

Il Card. Angelo Bagnasco

(Panorama) Sarà il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, ad aprire domani con la sua prolusione il 29 esimo Meeting dell’amicizia e dei popoli, tradizionale evento in programma a Rimini fino al 30 agosto e che segna la ripresa del dibattito politico, istituzionale ed economico del paese dopo la pausa estiva. “O protagonisti o nessuno” è il titolo scelto per quest’anno. L’obiettivo degli organizzatori è stimolare la riflessione delle migliaia di partecipanti e degli oltre 3 mila volontari sul concetto di persona: per vincere la tentazione all’omologazione che porta allo scetticismo ed al cinismo guardando alla libertà dell’uomo, anche dal punto di vista religioso.

“I protagonisti di cui vuol parlare il Meeting sono tutte quelle persone che prendono sul serio il problema della verità di se stessi, della propria soddisfazione e del proprio compimento, a prescindere dalla riuscita o dal successo in senso mondano. Come disse Giussani, ‘protagonismo è avere il proprio volto che è in tutta la storia e l’eternità unico e irripetibile’”, sottolinea a Panorama.it Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. “Per questo teniamo particolarmente al ciclo di incontri intitolato ‘Si può vivere così’ dove interverranno quelli che per noi sono protagonisti del nostro tempo, avendo innanzitutto ricercato la verità, e per questo avendo anche prodotto risultati socialmente interessanti, anche in situazioni proibitive: Marguerite Barankitse, premio internazionale Onu per i rifugiati, Rose Busingye, impegnata con le donne malate di Aids in Uganda, Salih Osman, premio Sacharov 2007 per il suo impegno tra e per i rifugiati del Darfur”.

Nutrita la rappresentanza di ministri: ne interverranno otto. Non ci sarà, invece, il presidente del Consiglio. Presenti, fra gli altri, anche il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, il commissario ai Trasporti, Antonio Tajani, e il “ministro degli Esteri” del Vaticano, l’arcivescovo Dominique Mamberti. Il 25 agosto, il ministro degli Esteri italiano Frattini ed il segretario della Lega Araba Moussa si confronteranno sulle prospettive di pace nel mondo insieme con il cardinale Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. Il 26 agosto sarà la giornata del ministro della Giustizia Angelino Alfano ma anche dell’Arcivescovo di Mosca, Paolo Pezzi. Il 27 agosto ci saranno i ministri Giulio Tremonti e Altero Matteoli, oltre al sempre presente Giulio Andreotti.

Di educazione e scuola si parlerà, il 28 agosto, con il ministro Maristella Gelmini, ma sarà anche la giornata dedicata al confronto dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, cui prenderanno parte tra gli altri il capogruppo al Senato del Pdl, Maurizio Gasparri, Enrico Letta del Pd ed il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi. La kermesse riminese si concluderà il 30 agosto da un confronto tra i ministri degli Esteri di Andorra e San Marino sul ruolo dei piccoli Stati e dal presidente della Commissione Ue, Barroso, che parlerà di Darfur con il premio “Sacharov 2007″ Salih Osman (consulta il programma completo degli incontri).

“Il tema del protagonismo è stato scelto in continuità con i titoli dei due anni precedenti (verità e ragione), vale a dire, l’uomo che usa la ragione come finestra spalancata nella ricerca della verità ha come esito quello del suo protagonismo. Per sottolineare un altro esito del protagonismo, questa edizione, come le precedenti, non viene meno alla missione per cui è nato il Meeting: essere un contributo all’amicizia tra i popoli”, aggiunge Vittadini. “Il Meeting è un’occasione unica per mostrare come il principio di sussidiarietà, che sostiene l’iniziativa ‘dal basso’ come la sola in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni personali e sociali, può risolvere tanti dei problemi che affliggono l’Italia e il mondo intero in questo momento, a partire dalla crisi sociale ed economica. Gli impegni futuri della Fondazione proseguiranno su questa strada con le sue attività di ricerca, formazione e divulgazione di quei contenuti che, certamente, saranno proposti alla discussione anche dell’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà”.

Vittadini chiede infine un impegno preciso ai tanti ospti della manifestazione, “ricercare la verità è la forza della pace e lo sviluppo che non può che nascere da un amore all’uomo. Dopo la caduta del muro di Berlino ci si era illusi che magicamente venisse la pace o che bastasse la predominanza di una grande potenza per assicurare un ordine mondiale”, conclude a Panorama.it. “Tutto questo ormai è fallito. Occorre ricominciare umilmente dall’evidenza che la pace duratura nasce solo quando l’uomo accetta di vivere obbedendo al desiderio di verità, giustizia e bellezza che è nel suo cuore, come continua a ripetere anche questo Papa”.

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