Residenti offesi: "Usano nostro nome".
(TGCom) Nessun danno d'immagine e morale per gli abitanti di Lesbo, un piccola isola greca dell'Egeo. I residenti avevano fatto causa ad una comunità di gay femminile perché avrebbe monopolizzato il nome dell'isola per identificare la loro l'identità sessuale. Il tribunale ha deciso che il termine "lesbico" non è un elemento che definisce lo status e la personalità e che dunque gli abitanti di Lesbo non hanno alcuna ragione di sentirsi insultati.
A presentare la querela erano stati tre residenti dell'isola di Lesbo: due donne, assieme all'editore della rivista culturale Davlos, Dimitris Lambrou, avevano citato in giudizio la maggiore organizzazione nazionale per i diritti degli omosessuali, 'Olke-Unione Greca Gay e Lesbiche'. Il primo round l'hanno perso, se vorrano continuare la battaglia potranno presentare appello.
Tra il VII e il VI secolo a.C. l'isola di Lesbo fece da sfondo alla vita Saffo, la poetessa che cantava l'amore tra le donne; e con il passare dei secoli, gli aggettivi 'saffico' e 'lesbico' sono entrati nel vocabolario del movimento gay.
Alle Europee con lo sbarramento al 5%. Barricate da sinistra.
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(Panorama) Liste bloccate, con parità di genere, sbarramento al 5% e dieci
circoscrizioni.Queste sono le caratteristiche del testo base di riforma
della le...
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