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martedì 3 giugno 2008

Gay Pride. Il 7 giugno a Roma e Milano.

A Roma, questa mattina, a Palazzo Valentini sede della Provincia di Roma, si è tenuta la conferenza stampa sulla manifestazione che il 7 giugno si terrà a Roma e Milano. In tutta Italia ci sarà un intero mese di Pride. Il 14 giugno a Biella. Il 28 a Bologna (Pride Nazionale). La conclusione il 5 luglio a Catania. La madrina del Gay Pride di quest'anno è Rita Rusic.
(Michele Imperio - Ami)

Il “romapride08” è organizzato dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, e la sua presidente Rossana Praitano, insieme con Luigi Nieri (Assessore al Bilancio della Regione Lazio) e Cecilia D'Elia (Assessore alla Cultura della Provincia di Roma), ha presentato alla stampa la manifestazione del 7 giugno che si terrà a Roma.
Lo slogan che caratterizzerà il Pride di quest'anno è: testardamente. Testardamente: parità, laicità, dignità. E come scritto nel “documento politico” del comitato romapride08: «Queste parole costituiscono il fulcro delle esigenze dei cittadini e delle cittadine lesbische, gay, bisessuali e trans, ma sono anche la base di una vera democrazia libera e matura. Una paese mostra la sua solidità e la sua giustizia sociale se c'è una cittadinanza piena per tutti». La presidente del Mario Mieli ha anche aggiunto che “le minoranze” sono: «le sentinelle della democrazia, perché sono quelle che avvertono per prima un clima di insofferenza e intolleranza».
La conferenza è iniziata con una polemica nei confronti del questore, che soltanto quattro giorni fa, ha negato la piazza di San Giovanni che doveva essere il luogo d'arrivo del corteo, che invece, ha come punto di partenza piazza della Repubblica. Rossana Praitano spiega il perché del rifiuto.
Quattro giorni fa ci è stato comunicato che la piazza di San Giovanni non era più disponibile: il 7 giugno all'interno della basilica c'è la presenza di un coro sacro, e «da questa compresenza di eventi, la questura ha deciso la incompatibilità, e quindi ci ha negato la piazza di san Giovanni».
La presidente del Circolo Mario Mieli ha anche ricordato che a differenza della Regione Lazio e della Provincia di Roma, la giunta comunale guidata da Gianni Alemanno non ha dato il patrocinio alla manifestazione. Rossana Praitano ha anche ricordato che il sindaco capitolino ha anche incontrato le organizzazioni omosessuali, ma in quella occasione Alemanno «è stato molto chiaro nei possibili punti di distanza e nei possibili punti d'incontro; e sui punti di distanza è stato di una nettezza straordinaria, con la contrarietà a qualsiasi idea concettuale e culturale della coppia di fatto, e con il rimarcare che l'unica forma sociale da difendere e tutelare in Italia è la famiglia tradizionale composta da uomo e donna».
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Gay Pride, bus fucsia e tre parole: parità, dignità e laicità.
(Dire) Colorato e gioioso, come sempre. Aperto da un bus a due piani, rosa fucsia scioccante, e 15 carri al seguito. Musica per ballare e parole da rivendicare: "Parità, dignità, laicità", le stesse dell'anno scorso, segno che grandi passi in avanti non se ne sono fatti. E allora meglio aggiungere, per quest'anno, l'avverbio "testardamente" per sostenere, ancora, le richieste legislative dello scorso Roma Pride: il riconoscimento delle unioni di fatto, ma anche lotta alla violenza, chiunque colpisca, rifiuto di ogni ingerenza politica nelle istituzioni da parte delle religioni.

Al Gay Pride, organizzato da 21 tra associazioni e comitati, aderiscono molte realtà associative, personalità politiche e del mondo dello spettacolo. Sabato 7 giugno il corteo partirà da piazza della Repubblica alle 16 attraverserà il centro città (via Cavour, via dei Fori Imperiali, viale Manzoni) anche se ancora incerto è la piazza d'arrivo poichè piazza San Giovanni è stata momentaneamente esclusa dalla questura.

L'evento clou sarà la manifestazione di sabato, ma in realtà gli eventi si snoderanno in tutta la settimana fra cinema, spettacoli teatrali, presentazione di libri, sport e musica. Sabato sera, poi, festa di autofinanziamento al Qube, dalle 22.30 perchè "a differenza degli altri paesi- lamentano gli organizzatori- in Italia non c'è nessuno sponsor per la manifestazione e quindi dobbiamo autosostenerci".

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