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martedì 20 maggio 2008

Cristiana Alicata: Mara Carfagna fa bene.

Ovviamente la Rodotà mi ha già smentito qui. E’ che ieri ero proprio incazzata.

L’intervento della Pollastrini a nostro favore si annulla con quello di Follini. Per il Pd sempre palla al centro. Appunto.

Mara Carfagna fa bene a contrapporre le donne incinte agli omosessuali perché questa è l’eredità politica lasciata dal precedente governo con l’affaire Pacs-Dico-Cus sintetizzato così bene da Cesare Salvi in quei giorni: né accelerare, né insabbiare.
Mara Carfagna fa bene perché dall’ambiente in cui proviene conoscerà omosessuali che si guardano bene dal fare coming out sul luogo di lavoro (lo showbusiness), anche se tutti certamente lo sanno, ma nell’Italia del si fa ma non si dice, siamo tutti più tranquilli.
Mara Carfagna fa bene perché domani Eugenio Scaflari e Gianni Riotta, Ezio Mauro e Giulio Anselmi e Paolo Mieli, staranno zitti. Staranno zitti perché la vita di Matteo, il ragazzino torinese che l’anno scorso a torino si è ucciso non conta nulla. Non conta nulla nemmeno il ragazzino cacciato da scuola a Gela perché effeminato. Non conta nulla la lesbica accoltellata qualche giorno fa e nemmeno quella stuprata a Viareggio l’estate scorsa.
Se la Carfagna lo avesse detto della lotta all’ antisemitismo, che era una cosa inutile perché non è che esistono più le camere a gas!, un’autentica orgia di intellettuali ed ex combattenti si sarebbe sollevata
Forse qualche estremista di sinistra scriverà un’amaca e qualche Concita o Maria Laura lancerà un forum radical-chic sull’argomento guardandosi bene dal pronunciarsi. Se ne guarderanno bene perché abbiamo tutti tanti amici gay, ma tutto qui.
Fa bene perché la questione gay è roba da estrema sinistra. Nemmeno progressista, nemmeno socialdemocratica. Guardi il silenzio dei pezzi grossi del PD. Tolto il ministro ombra delle pari opportunità e Paola Concia, non ho sentito grande indignazione, tanto è vero che nemmeno i telegiornali ne hanno parlato
Fa bene perché le associazioni gay e lesbiche e transessuali sono divise e se ne stanno nel fortino della sinistra - ancora increduli siamo! - di essere stati così traditi.
Fa bene perché il partito che si definisce il più progressista del parlamento ha una deputata che sostiene che siamo malati e che siamo stati derubricati dalle malattie solo perché siamo una potentissima lobby. Perchè dentro quel partito uno dei suoi massimi leader ha definito il matrimonio gay un offesa al sentimento religioso, confondendo il matrimonio civile con un istituto religioso. E meno male che ha fatto il 1968, Massimo D’Alema. Ma la vedete questa lobby? Riuscite a vederla nel silenzio dei media e dei grandi direttori e dei grandi intellettuali e dei leader politici?
Fa bene Mara Carfagna. Ma non ha ragione.
Non ha ragione quando ci pensa come altro dalla società perchè noi lesbiche noi gay e noi transessuali siamo prima donne, madri, padri, fratelli, figli prima che essere gay. Noi siamo voi. Non ha ragione a dire che non siamo discriminati perché non conosce il silenzio e i muri che un giovane gay o una giovane lesbica deve affrontare per accettarsi e farsi accettare. Non conosce delitti perché l’ omofobia passa per il suicidio.
Ma nessuna pietà, beninteso, non abbia pietà. Noi non ne abbiamo.
Noi siamo felici perché siamo una grande famiglia e voglio dirlo a tutti quegli omosessuali che oggi, per l’ennesima volta (è risuccesso anche a me) si sono sentiti dannatamente soli.
Noi siamo felici e sfileremo al Pride senza i vostri patrocini, senza bandiere - mi risulta infatti che ancora nessun partito, nemmeno il mio abbia aderito al Gay Pride, cosa che almeno oggi poteva accadere come risposta (ma forse si teme una scissione). Sfileremo e sfilieremo e sfileremo finché anche a noi sarà concessa la festa che c’è stata in California. Perchè semplicemente lo meritiamo.

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