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domenica 25 maggio 2008

Arcigay: Ecco la piattaforma-lista della spesa per l'incontro con Alemanno. Tanta demagogia e conferma dei propri privilegi.

Sei punti che saranno sul tavolo.
(Apcom) Le amministrazioni locali devono sapere rispondere "con politiche e interventi forti" dopo i gravi attacchi che la comunità lesbica, gay e trans ha subito negli ultimi mesi nella Capitale. Per questo durante l'incontro con il sindaco Alemanno, previsto per domani in Campidoglio, Arcigay chiederà al primo cittadino l'adozione della piattaforma messa appunto da Arcigay e da altre associazioni, che si articola in sei punti "fondamentali, per la costruzione di una capitale europea, di una città moderna, plurale, aperta a tutte le culture e a tutte le identità". E' quanto si legge in una nota di Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, che sottolinea come "questo confronto non può prescindere dal riconoscimento del valore sociale e culturale del Pride: un momento di visibilità e valorizzazione per tutte le differenze e minoranze che rappresenta un patrimonio della nostra città e per il nostro Paese".

Di seguito i sei punti della piattaforma:

1) Per l'asilo politico di gay lesbiche e trans perseguitati o condannati a morte in altri paesi: molti sono clandestini e con le nuove leggi rischiano il rimpatrio immediato nella propria nazione. Roma si attivi per far abolire le condanne a morte e per sostenere progetti di accoglienza e di cittadinanza. Perché la nostra città si accrediti come capitale della difesa dei diritti umani e civili anche attraverso la costituzione di parte civile del Comune di Roma in cause che riguardano la discriminazione delle persone LGBT.

2) Nuove tutele e servizi per le coppie di fatto, eterosessuali e omosessuali, secondo le competenze dell'amministrazione, per rafforzare e incrementare i servizi e le opportunità offerte a tutte le forme familiari, a prescindere dal tipo di riconoscimento giuridico, come ad esempio per quanto riguarda l'assegnazione delle case popolari e il sostegno economico alle giovani coppie.

3) Analisi sulle condizioni di vita delle persone lesbiche, gay e trans finalizzate a individuarne le problematiche e la percezione sociale dell'omosessualità e della transessualità, per elaborare e incrementare i servizi rivolti alle persone lesbiche, gay e trans sul territorio.

4) Sostegno e riconoscimento delle iniziative culturali della comunità lesbica, gay, e trans, riconoscendo le iniziative della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano come luogo di aggregazione, visibilità e dialogo. Valorizzare la funzione informativa e documentaria svolta sul territorio cittadino dalle biblioteche comunali incrementando l'acquisizione di testi relativi alle tematiche omosessuale e transessuale.

5) Azioni formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, nelle aziende municipalizzate per il contrasto del bullismo, dell'omofobia e della transfobia; incrementare l'inserimento professionale anche attraverso specifici programmi di formazione specie per le persone trans.

6) Azioni mirate a supportare gli eventi sportivi contro la discriminazione per le persone lesbiche gay e trans, come avviene in molte città europee.
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La dichiarazione di GayLib.

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