TRA ALEMANNO E IL GAY PRIDE PROVE DI DISGELO.
Lettera delle associazioni gay al sindaco: «Ok, vediamoci».
(Edoardo Sassi - Il Corriere della Sera) Al di là dello scontro (più apparente, che reale) sul Pride del 7 giugno, tra la comunità gay di Roma e il neosindaco Alemanno le prove tecniche di disgelo son già avviate. E le polemiche di questi giorni fa per quel corteo giudicato una forma di «esibizionismo sessuale»? Restano. Ma l'Alemanno «sindaco di tutti» qualche gancio in direzione della comunità omosessuale l'ha lanciato. E la volontà di dialogo, all'insegna quantomeno di un quinquennio di non belligeranza, non è sfuggita agli interessati. Andando per ordine: la prima uscita era stata l'intervista tv in cui, al di là dell'«esibizionismo », il sindaco aveva detto anche: «Con tutto il rispetto per i gay, ne conosco e non faccio discriminazioni».
Bicchiere mezzo pieno? Mezzo vuoto? Tra le righe, alcune realtà gay (non solo Gaylib, di centrodestra), pur criticando il sindaco dicendo che non sapeva di cosa parlava, mandavano messaggi d'apertura: l'invito a partecipare (Arcigay Roma), il «grazie» della deputata Pd Paola Concia e lo stesso circolo Mieli, di solito battagliero, che comunque non utilizzava parole di fuoco. «Stiamo a vedere», pareva di capire fosse l'atteggiamento diffuso. Poi, giovedì, Alemanno è tornato sulla querelle Pride parlando con Fiorello in radio: «Devo capire meglio come funziona — ha detto — devo parlare con gli organizzatori ».
Detto-fatto: la riunione con le varie anime della comunità ci sarà a giorni. Ma le diplomazie sono già al lavoro fin dall'elezione e alcuni incontri e contatti in realtà ci son già stati, anche nelle ultime ore. Non direttamente col sindaco, ma con uno dei suoi «colonnelli», l'uomo di cultura e assessore in pectore Umberto Croppi, o con colui che gestirà la partita pari- opportunità. Ieri intanto, mentre Alemanno annunciava che la giunta sarà pronta la settimana prossima, i presidenti di Arcigay, Aurelio Mancuso, Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo, Arcilesbica, Francesca Grossi, e Di Gay Project, Imma Battaglia, al sindaco hanno scritto una lettera: «Accogliamo la sua richiesta di incontro».
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1 commento:
ArciLesbica non sottoscrive la lettera a Alemanno
09/05/08 - Comunicato stampa
L'associazione ArciLesbica dichiara la sua totale estraneita' alla lettera aperta diffusa oggi e indirizzata al sindaco di Roma, sottoscritta oltre che da Aurelio Mancuso, Imma Battaglia e Fabrizio Marrazzo, anche da Francesca Grossi come presidente del circolo ArciLesbica di Roma.
Attualmente Francesca Grossi e' sospesa da ArciLesbica, ribadiamo pertanto che l'associazione ArciLesbica non sottoscrive la lettera al sindaco Alemanno.
La Presidente
Francesca Polo
Le Segretarie
Paola Brandolini
Giovanna Cametoni
Debora D'Amico
Cristina Gramolini
Eva Mamini
Anna Maria Palumbo
Julia Pietrangeli
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