banda http://blografando.splinder.com

domenica 3 febbraio 2008

L'Aids e i suoi fratelli. Soprattutto eterosessuali i malati di Hiv secondo il ministero della Salute sulla diffusione del virus nel 2007.

(Flavia Amabile - La Stampa) Che cosa è l'Aids oggi, nel 2008? Sempre di più una malattia di persone mature, eterosessuali dipendenti al massimo da sigarette, e poco informate su come potrebbero evitare l'infezione. I dati del ministero della Salute sulla diffusione del virus in Italia si riferiscono a tutto il 2007 e lasciano pochi dubbi. Nel 1995, quando l'Aids era la malattia del secolo, la nuova peste, l'unzione del vizio di omosessuali e drogati di vario tipo, i casi in Italia erano 5.600. Dodici anni dopo sono quattro volte di meno 1200, e il tutto ha assunto tinte meno trasgressive: è soprattutto la malattia del sesso incauto.

Di sicuro a spiegare questo calo dei malati ci sono le nuove terapie, come rileva anche il ministero della Salute in un suo comunicatoSono aumentati infatti i malati che con il virus convivono senza troppe difficoltà: ormai circa 23 mila. Per lo stesso motivo sono aumentati i sieropositivi, oltre 120 mila , cifra che comprende anche i i malati di Aids. Il tasso di crescita è di circa 3.500-4 mila nuove infezioni l'anno.

Di sicuro però sono soprattutto cambiati i malati. Nel 1997 più della metà (il 58,1%) erano tossicodipendenti, uno su cinque (il 20,4%) eterosessuali e uno su sette circa (il 15%) erano omosessuali. Dodici anni dopo i tossicodipendenti sono la metà, circa uno su quattro (il 27,4%) mentre sono raddoppiati i malati per rapporti eterosessuali (43,7%) e un po' anche quelli per contatti omosessuali (22%). Aumenta anche l'età delle persone colpite: in media ultra-quarantenni.

Eterosessuali che hanno rapporti non protetti, si direbbe: oltre il 60% di casi di Aids si verifica in persone che non si sono sottoposte a terapie antiretrovirali. Non se l'aspettavano, insomma, come accade a chi si infetta per contatti sessuali o fra gli stranieri. Sono calati di molto i morti: da 4581 nel 1995, si è arrivati a circa 200 nel 2007.

I lombardi sono i più esposti con il 30% dei casi. Al secondo posto il Lazio con il 13% e l'milia Romagna con il 10%. In realtà il tasso di incidenza più alto subito dopo la Lombardia appartiene alla Liguria. E a livello più locale vi sono tassi alti nella provincia di Rimini (14,5 casi su 100 mila abitanti) e nel Lazio (10,5 casi ogni 100 mila abitanti).

Sphere: Related Content

Nessun commento: