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martedì 19 febbraio 2008

Aborto, Scintille tra Giuliano Ferrara e Luciana Littizzetto.

Casini: «Commissione su legge 194». Il leader Udc: indagare sulla inattuazione di alcune parti della legge, ma il testo non va messo in discussione.
(Il Corriere della Sera) Non si vuole mettere in discussione la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza, ma veder chiaro sulla sua effettiva applicazione. L'aborto è uno dei temi «caldi» della campagna elettorale appena cominciata ed è Casini a lanciare la palla dalla trasmissione «Porta a porta». Il leader dell'Udc annuncia che intende proporre una commissione d'inchiesta sulla legge 194 per indagare sulla inattuazione di alcune parti della legge. Quanto alla lista pro-life di Giuliano Ferrara, Casini commenta: «È una testimonianza bella quella di Ferrara sull'aborto, però non credo sia possibile amministrare un Paese parlando solo di aborto».

FINI SU FERRARA - Dubbi sull'iniziativa del direttore del Foglio arrivano anche dal leader di An, Gianfranco Fini, intervistato da Maurizio Belpietro a «Panorama del giorno». «Personalmente ho molti dubbi sull'opportunità di una lista collegata a una battaglia pur sacrosanta come è quella per la vita e contro l'aborto. Ma fatta questa premessa, quello che decide Ferrara non dipende da me». Fini ribadisce dunque il suo giudizio positivo sulla 194: «Sono convintamente antiabortista ma - sottolinea il leader di An -, sono convinto che l'aborto è un dramma che colpisce tutte le donne e la 194 è una legge equilibrata che va fatta rispettare, anche nella parte relativa alla prevenzione». In serata al Tg1 torna a bocciare la lista pro-life: «Mi auguro che Ferrara desista dal presentare una lista autonoma» impegnata nella battaglia contro l'aborto.

FAZIO-LITTIZZETTO - Ferrara dal canto suo affila le armi e se la prende con Luciana Littizzetto e Fabio Fazio. «Sono la regina e il re del buonumore serale televisivo, specie la domenica. Siccome hanno molta grazia, consiglio loro di informarsi meglio su quel che è successo a Napoli, al Nuovo Policlinico. Lì è stato abortito, cioè ucciso, un bambino di ventuno settimane, e solo perché malato di una sindrome comune e curabile, la sindrome di Klinefelter. Questa è l'unica notizia sicura» attacca Ferrara, prendendo di mira uno dei punti del dialogo tra Littizzetto e Fazio nel corso di «Che tempo che fa», la trasmissione di Raitre. Littizzetto parlando del film «Caos calmo» e dell'accusa da parte del Vaticano di «svilimento della figura femminile» in relazione alla scena di sesso tra Nanni Moretti e Isabella Ferrari, aveva detto che si tratta di un finto scandalo e che ciò che è davvero preoccupante è quanto accaduto al Policlinico di Napoli.

«VOLGARE» - «Hanno detto che la scena è volgare e distruttiva, che si fa male all'immagine della donna. Ma io non mi sento svilita, quello che mi fa stare male è sentire che la polizia fa irruzione in un ospedale a Napoli e interroga una donna ricoverata» aveva detto Littizzetto. «Per le modalità dell'accertamento ci sono diverse versioni - aggiunge Ferrara -. La prima, diffusa dai giornali e allarmistica per il diritto alla riservatezza di una paziente, si è rivelata una clamorosa montatura. Non credo che Fazio e la Littizzetto siano moralmente indifferenti di fronte al maltrattamento della vita umana. Allora perché cascare in questa trappola ideologica e sembrare moralmente indifferenti?. Quando vogliono, sono disposto a parlarne con loro. In privato o in pubblico».

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