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mercoledì 23 gennaio 2008

Un premio alle idee che cambiano il mondo.

PerspectaRAD - Actuality; foto: Christopher Harting
(Panorama) E’ un riconoscimento all’innovazione che fa del bene. Il Saatchi & Saatchi Award for Worldchanging Ideas premia chi presenta un’idea che ha in sé il potenziale per “cambiare il mondo”. La dicitura un po’ altisonante non inganni, perché se si va a spulciare tra i finalisti di questa edizione 2007/2008, il cui vincitore verrà proclamato il 21 febbraio, si trovano parecchie invenzioni che con la loro genialità di certo potranno aiutare molte persone.

L’edizione precedente è stata vinta da due studenti del Royal College of Art di Londra, premiati per il Concrete Canvas, un rifugio quasi istantaneo portatile, estremamente facile da recapitare e montare nelle zone colpite da disastri.
In questa quinta edizione a contendersi il titolo e il premio di 100.000 dollari messo in palio dalla Saatchi & Saatchi sono 10 progetti provenienti da ogni parte del mondo, molti dall’America.
Dalla Nuova Zelanda arriva Acuset IV Controller, sistema per l’infusione endovenosa facile da usare, economico e perciò adattissimo a essere usato nei paesi in via di sviluppo. La Gran Bretagna contribuisce con Crossbreed Callapsible Wheel, una ruota con cerchione comprimibile che potrebbe rendere bici e soprattutto carrozzelle per disabili pieghevoli e quindi riducibili per il trasporto a dimensioni assai contenute. Un filtro per rendere l’acqua potabile arriva dalla Svizzera, e dal Sud Africa proviene il progetto dei libri parlanti che contengono registrazioni in varie lingue locali africane per fornire informazioni su prevenzione e cura di malattie come l’Aids, la tubercolosi, la malaria.
Il Wadsworth Brain-Computer Interface è una delle idee che arrivano dagli Stati Uniti (tra le altre c’è anche il One Laptop per Child, il computer portatile da 100 dollari): si tratta di un’interfaccia che consente alle persone completamente paralizzate di comunicare e controllare l’ambiente con i soli segnali del cervello.
E sul fronte della medicina pura c’è il display in tre dimensioni per il trattamento del cancro: utilizza lenti e software speciali che, a partire da scansioni standard, proiettano immagini mobili in 3D – simili ad ologrammi - dell’anatomia del paziente e della localizzazione del cancro. Una visione a tutto tondo che permette alla squadra di oncologia di pianificare un trattamento con radiazioni più accurato ed efficiente. Bob Isherwood, direttore creativo dell’agenzia di comunicazione internazionale che bandisce il premio ha dichiarato: “L’ingegnosità, il talento e l’impegno dei nostri finalisti è evidente. Qui ci sono grandi risposte a grandi domande, e tutte hanno il potenziale per cambiare il mondo”.

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