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mercoledì 23 gennaio 2008

Che c’è nel tuo panino? Te lo dice il food analyzer.

http://flickr.com/photos/parkerman/794824745/
(Panorama) Assomiglia ai fantascientifici tricorder di Star Trek. E presto potrebbe fare irruzione anche nella vita quotidiana di ognuno di noi. Soprattutto di chi è più attento (e ossessionato) dalla dieta e dalla qualità dell’alimentazione. Il colosso dell’elettronica olandese Philips ha brevettato uno dei primi prototipi di “personal food analyzer“. Ovvero un gadget, simile a un telefonino o a un lettore mp3, in grado di analizzare all’istante le componenti nutrizionali di cibi e bevande. E così, ovunque ci troviamo (a casa, al bar o al ristorante) potremo scoprire quali sono le sostanze contenute in un piatto, un sandwich o un cocktail.

A livello industriale il sistema di riconoscimento è già noto da tempo, soprattutto nella variante spettroscopica: opportunamente illuminati, i campioni di alimenti restituiscono una serie di lunghezze d’onda che vengono intercettate dai sensori e comparate con un i valori dei più comuni cibi e liquidi.
Per le dimensioni e i costi elevati, fino ad ora simili rilevatori sono stati appannaggio solo delle grandi aziende alimentari. Ma adesso, grazie a chip e sensori ottici sempre più economici e miniaturizzati, sono pronti ad arrivare anche nelle tasche dei semplici consumatori. Il che tornerà particolarmente utile non solo ai maniaci della nutrizione, ma anche a chi deve fare ogni giorno i conti con le intolleranze alimentari.

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