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mercoledì 23 gennaio 2008

La persecuzione degli omosessuali nel Terzo Reich in un convegno sulla memoria.

Sarà “Il triangolo rosa, la persecuzione degli omosessuali” il tema del convegno in programma giovedì (24 gennaio) alle 21 presso la chiesina di San Nicolao (centro storico). Al dibattito, moderato da Marinella Lazzarini, interverrano tra gli altri le ricercatrici Nerina Milletti e Elisa Del Chierico. L'evento, collocabile nel calendario de “Le giornate della memoria”, prevede anche la proiezione del pluripremiato documentario sulla persecuzione nazista degli omosessuali “Paragraph 175”.

(Lo schermo) Come ben sappiamo tra le vittime della barbarie nazista, oltre agli ebrei, ai rom e ai sinti, ci furono anche gli omosessuali.

L'ideologia nazista reputò l'omosessualità incompatibile con i propri ideali considerando che le relazioni sessuali dovessero “essere finalizzate al processo riproduttivo, essendo loro scopo la conservazione ed il prosieguo dell'esistenza del Volk (il popolo), piuttosto che la realizzazione del piacere dell'individuo” (Adolf Hitler).

L'inasprimento sotto il Terzo Reich del “Paragrafo 175” (la legge contro la sodomia prevista dal 1871 dal codice penale tedesco) ad opera dei nazisti fece sì che tra il 1933 e il 1945 furono arrestate circa centomila persone, che furono incarcerate o trasportate nei campi di concentramento.

Solo quattromila di loro sopravvissero.

Il convegno di giovedì sera si propone proprio di riportare alla memoria anche questi passi storici, spesso passati in secondo piano rispetto all'Olocausto della razza ebrea, ma comunque significativi di un'esperienza storica che, seppur negativa, può continuare a insegnare e ammonire.

A tal proposito, nel corso della serata, verranno proiettati degli spezzoni del documentario “Paragraph 175” (2000), di Epstein e Friedman, interpretato in lingua originale dalla voce di Rupert Everett.

Il film racconta di un vuoto nella memoria storica ufficiale e ne rivela le conseguenze che ancora persistono, raccontate dalle storie private di uomini e donne che le hanno vissute: il combattente della resistenza gay e per metà ebreo che negli anni della guerra aiutò i rifugiati a Berlino; l'ebrea lesbica che fuggì in Inghilterra con l'aiuto della donna che amava; il fotografo tedesco, cristiano, che, arrestato e incarcerato per omosessualità e successivamente rilasciato, si arruolò nell'esercito poiché "voleva stare con degli uomini"; Pierre Seel, un ragazzo dell' Alsazia che vide il suo amante torturato e ucciso in un lager.

La serata è organizzata da Arci, Coordinamento antifascista cittadino, Comitato genitori, Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea della provincia di Lucca. Osservatorio per la Pace di Capannori e Scuola della Pace di Lucca. Il tutto patrocinato dal Comune di Capannori e in collaborazione con la Provincia di Lucca.

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