Malumori in giunta per le esposizioni di Witkin e Saudek, dopo l'iniziativa (censurata) dell'estate scorsa "Arte e omosessualità".
(Il Corriere della Sera) Dopo il battage dell'estate scorsa sulla mostra, poi censurata, 'Arte e omosessualità', le scelte di programmazione culturale dell'assessore Vittorio Sgarbi per il Comune di Milano tornano a creare malumore in Giunta, al punto che nei prossimi giorni si terrà un incontro-verifica tra il sindaco Letizia Moratti e il critico d'arte. A suscitare le perplessità di alcuni assessori e, a quanto si apprende, della stessa Moratti, sono le mostre fotografiche (in programma a Palazzo Reale) di Joel Peter Witkin e di Jan Saudek.
IL DIBATTITO - In giunta, nonostante l'assenza di Sgarbi, si sarebbe dovuta approvare la delibera con il finanziamento di tutte le iniziative culturali per il 2008, ma dopo il dibattito sulle due controverse esposizioni, che ha fatto emergere un'anima più rigorista e una più possibilista, assessori e sindaco hanno preferito rinviare il provvedimento in attesa di un incontro chiarificatore tra Letizia Moratti e Sgarbi.
LINEE GUIDA - «Dopo due anni - ha affermato il vicesindaco Riccardo De Corato - occorre capire se le linee guida culturali della politica del Comune sono condivise oppure no. Noi non siamo una giunta incolore, come lo è Sgarbi che non è né di centrodestra né di centrosinistra». La soluzione del caso delle due mostre si avrà nei prossimi giorni, al ritorno in Italia di Sgarbi, ammesso che - come suggerisce un altro assessore - dietro la polemica sulle due esposizioni non ci sia una rimessa in discussione complessiva del ruolo politico dell'assessore alla Cultura.
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