In seguito alle denunce presentate alla Questura di Napoli, in merito alle numerose e costanti aggressioni contro i gay, la comunità ha deciso di insorgere.
(Queer Blog) Parliamo dei fatti di piazza Bellini, storico luogo di ritrovo per la comunità glbt napoletana, dove da qualche mese accadono continue e crescenti aggressioni verbali e minacce da parte di un gruppo di giovani fascisti (esponenti del tifo organizzato legati ai Mastiffs) che operano al grido di “Via i gay da piazza Bellini”. I vari episodi di intolleranza hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Alla luce di tutto questo le associazioni I-Ken, Arcilesbica Napoli e il M.I.T. di Napoli hanno indetto una Manifestazione nazionale contro Omofobia, Transfobia e Camorra che si terrà domani, sabato 30 settembre. Un ponte sul Mediteranneo per la pace, la dignità e la solidarietà.
Appuntamento per tutta la comunità è domani alle 16.30 in piazza Municipio, a Napoli. La piazza, lo abbiamo più volte dimostrato, è un luogo importantissimo per far sentire la nostra voce, soprattutto quando, come in questo caso, tentano di tapparci la bocca. Domani la piazza sarà il luogo dove la società civile dimostrerà alle istituzioni quanto questi episodi facciano emergere la necessità di specifiche leggi antidiscriminazione. Per leggere le richieste e gli obiettivi della manifestazione continuate a leggere. Le info sono qui.
La manifestazione vuole richiamare l’attenzione di tutti i soggetti istituzionali affinchè s’impegnino sinergicamente nel promuovere una cultura delle differenze e della legalità, partendo dalla convinzione che la cultura omofobica e transfobica presenti in una comunità costituiscono indiscutibili indicatori di un più ampio stato di miseria culturale e degrado sociale. Saranno quattro le richieste dirette agli esponenti della politica locale e nazionale che pure presenzieranno in gran numero all’iniziativa patrocinata dal Comune di Napoli: una seria campagna di informazione sulle differenze, l’integrazione, e sull’omosessualità; uno sportello con un numero verde per facilitare le denunce e dare un sostegno concreto a quanti non hanno il coraggio di rivendicare i propri diritti o gli abusi; una seduta al tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica in pre-fettura, dedicato ai nuovi casi di omofobia; percorsi formativi nelle scuole della città.
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