Nel telefonino dell’uomo sono stati trovati i numeri di altre 18 ragazze, con gli sms che aveva inviato a ciascuna. Tutti con tono maniacale, di chi controlla e perseguita la propria vittima. Per questo la polizia le vuole interrogare, per capire se anche loro hanno subito il terribile trattamento della 37enne ucraina. Pare che il bosniaco studiasse e seguisse le donne che voleva adescare e che le incontrasse soprattutto alla metropolitana di piazzale Loreto e sugli autobus 91 e 92.
Una lunga storia di ossessione alle spalle, quindi. E anche dei precedenti penali per reati sessuali, estorsione, furto, minacce e lesioni risalenti a una decina di anni fa. Nonostante ciò, e nonostante fosse in Italia da clandestino, Fadil S. era riuscito realmente a collaborare con alcune tv locali e a scrivere per alcune testate, anche nazionali. Usava un nome falso e si faceva chiamare Fabio o Frederick.
Nessun commento:
Posta un commento