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lunedì 1 settembre 2008

Michael Stipe impreca contro George W. Bush.

Michael Stipe

Michael Stipe

(Panorama) “Non posso stare in silenzio mentre guardo quell’uomo e il suo staff infangare la memoria di Martin Luther King, uno dei miei eroi. Stanno dissacrando il suo operato portando avanti la guerra in Iraq. Lo trovo patetico e ho voluto esprimere tutto il mio disprezzo attraverso la musica”. Così è nato l’ultimo singolo dei REM, Man-Sized Wreath (tratto dall’album Accelerate), scritto proprio da Stipe, che si è ispirato alla controversa linea politica dei repubblicani attualmente insediati nella Casa Bianca. I versi d’apertura del brano sono un riferimento esplicito all’amministrazione degli ultimi otto anni di governo americano e recitano così: “Accendo la tv e cosa vedo? Un’ostentazione di gesti vuoti, messa in scena per me”. Poche ma chiare parole che fanno da monito per tutti quelli che rifiutano di prendere coscienza dell’orrore causato dai conflitti armati e dall’intolleranza. Nello stesso tempo, Michael, che si è schierato fin dall’inizio delle presidenziali al fianco di Barack Obama, ha rivolto un appello a mezzo stampa ai suoi concittadini, augurandosi che il 2 novembre vinca il candidato democratico: “Barack è un uomo eccezionale. La sua campagna pone questioni critiche sulle lobby e gli interessi nascosti dietro la guerra. L’America in questo momento ha bisogno di lui”.
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R.E.M. - Il video ufficiale di Man-Sized Wreath.

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