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mercoledì 13 agosto 2008

Usa, la legge che vieta ai malati di Aids di entrare nel Paese sarà abrogata.

(La Stampa) Sieropositivi, sì ai viaggi negli Usa. Gli Stati Uniti stanno per abrogare la legge, conosciuta da pochi specialmente al di fuori del Paese, che vieta ai sieropositivi e a i malati di Aids di varcare il confine ottenendo il permesso di soggiorno.
L'abrogazione della legge, vigente da oltre venti anni, è prevista in un pacchetto che stanzia cinquanta miliardi di dollari in cinque anni per la lotta all'Aids in Africa e nei Paesi del terzo mondo e varato la scorsa settimana dal presidente Bush. Ancora oggi, infatti, non è possibile per i soggetti colpiti dal virus dell'Hiv visitare gli Stati Uniti e ottenere la cittadinanza.

Il senatore John Kerry e il repubblicano Gordon Smith si sono fatti portavoce del movimento per la caduta della legge in questione: "Non ci sono scuse per una legge che stigmatizza una particolare malattia", dicono. La legge, promulgata nel 1987 e confermata nel 1994 dal Congresso Americano, ha causato alcune spiacevoli conseguenze segnalate in una lettera da centosessanta associazioni: esperti del virus dell'Hiv, a loro volta sieropositivi, non hanno potuto presenziare a conferenze tenutesi sul suolo americano, e molti studenti stranieri non si sono sottoposti ai controlli per la paura di essere espulsi dal Paese.

La legge è attualmente in vigore in pochi altri Stati tra cui Russia, Sudan, Libia e Arabia Saudita.

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