(River-blog)
Rocco Trivigno amava la danza. Sognava di poter incontrare il suo mito, Roberto Bolle. Era anche un appassionato della trasmissione “Amici”. Su Myspace declina questi sogni, con le foto e i video. O con gli amici virtuali, da Francesco Mariottini a Pasqualino. Lo vedo sorridere in vacanza a Parigi. Scherzare con gli amici. L’ultima connessione al suo profilo risale a ieri. A Roma viveva da circa un mese nella casa dello studente. Studiava chimica, e da grande voleva fare il ricercatore.
Stanotte Rocco è morto. Un criminale moldavo, in fuga dalla polizia su un furgone rubato, ha investito la sua auto. E lo ha ucciso. Insieme a lui, in auto, c’erano la sorella Valentina e Nicola. Nello stesso incrocio, sulla via Nomentana, dove, il 22 maggio scorso, venne uccisa una coppia di fidanzati. Inutile il suo trasporto al Sandro Pertini. Il papà, fotografo ad Accettura (Matera), è arrivato da poco a Roma, con la madre.
Agli amici, virtuali e non, mando un abbraccio, reale.
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