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domenica 27 luglio 2008

Roma. Aggrediti all'uscita del Gayvillage un gruppo di ragazzi gay.

«Io sono stato strattonato violentemente - racconta Salvatore, 23 anni - e mi è rimasto un occhio livido per i pugni».
(Andrea Bernabeo - Metro) L’auto si è fermata all’improvviso, provocando un forte stridore di gomme. Erano le cinque del mattino, all’Eur, all’uscita del Gay Village: sei ragazzi appena usciti stavano cercando una fontana per rinfrescarsi. Dall’auto, una Fiat 600 blu con a bordo quattro persone, ne scendono due, di corsa. Una questione di secondi. E arrivano le botte. «Io sono stato strattonato violentemente - racconta Salvatore, 23 anni - e mi è rimasto un occhio livido per i pugni». È andata peggio a Federico, 19 anni, «a cui hanno tirato un pugno nello stomaco, prima di filare via e sparire, insultandoci». Federico è caduto a terra, riverso, battendo il fianco: non ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto perché non ha mai dichiarato la sua omosessualità e quindi teme di esporsi. «Secondo me non c’è un aumento di questi fatti, che putroppo ci sono sempre stati: c’è un aumento delle denunce », spiega a Metro Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay. In particolare, secondo Grillini, nella capitale sono in crescita «le aggressioni agli omosessuali da parte di gruppi politici. E questo è allarmante ».

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1 commento:

Anonimo ha detto...

E' una delle conseguenze del voto politico: avere la Destra estrema al potere fa sentire gli omofobi più sicuri delle proprie azioni.