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domenica 4 maggio 2008

Parata per la visita del Papa a Genova, divise le associazioni gay.

Il capo della Cei Bagnasco: rispettino le opinioni altrui. Bufera sulla Meloni per le critiche al Pride di Bologna.

(Erika Dellacasa - Il Corriere della Sera) «Ognuno può esprimere la propria opinione sempre nel limite della libertà e del rispetto di tutti e nella civiltà delle forme». Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei Angelo Bagnasco ha invitato «al buon senso e alla moderazione » la rete laica che sta organizzando manifestazioni per il 17 e il 18 maggio durante la visita di papa Ratzinger a Savona e Genova. Il cardinale ha fatto un richiamo «alla civiltà di forme, modi e tempi».

L'idea di una «gay parade » certo non rallegra la Curia. L'appello lanciato dalla rete laica «in difesa della laicità dello Stato contro le ingerenze della Chiesa» è stato sottoscritto da associazioni di gay, lesbiche e trans. «Il nostro corteo avrà una parte colorata rappresentata dalle associazioni degli omosessuali — spiega Luca Oddone del centro sociale Zapata — ma dal Global Meeting di Marghera lanceremo un invito a tutti i centri sociali a venire a Genova. Non è un "gay pride", ma un "pride laico"».

Arcilesbica e Azione Trans hanno confermato l'adesione mentre ieri l'Arcigay ligure, in disaccordo sui tempi, ha detto che non prenderà parte al corteo. «La nostra iniziativa — dice Oddone — non è contro il Papa né contro la Messa. Non facciamo ingerenze nelle opinioni e nella fede altrui però vogliamo essere liberi di criticare la Chiesa quando si occupa della legge elettorale o di quella sull'aborto ». I no global hanno scelto per il corteo di Genova il 17, quando il Papa sarà a Savona.

Ma il tema «gay parade» rimane sensibile non solo a Genova. Le dichiarazioni dell'esponente di An Giorgia Meloni sul Gay Pride del 28 giugno a Bologna ieri hanno scatenato le polemiche. «Lo trovo una ostentazione fastidiosissima, si vedono scene raccapriccianti — ha detto —. Non ho nulla contro i gay, alcuni miei amici lo sono, ma il Gay Pride fa male agli omosessuali». Replica dell'ex ministro alle Pari Opportunità Pollastrini: «Fastidiosissima la posizione della Meloni». Protesta dell'Arcigay per «i banali stereotipi dei filantropi di destra».

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