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Gianfilippo, il "principe gentiluomo" 4° classificato al Gf, si racconta: il reality (arrivato per caso) i veri amici nel gioco (Roby, Mario, Alice) la nostalgia per la famiglia e la libertà provate dentro la Casa. E qualche sassolino che vorrebbe levarsi.
(Sara Gamberò - Libero) Gian Filippo Failla è stato uno dei personaggi più amati del Gf8. Non tanto, o comunque non solo, dal pubblico, che l’ha salvato da sette nomination, quanto dentro le mura delle Casa. Come "l’acqua cheta che butta giù i ponti", il bel bagnino siciliano nato a Casablanca è riuscito con i modi pacati e il fare riflessivo a conquistare passo dopo passo tutti i suoi compagni d’avventura. A partire da Alice (con cui giura: "È solo amicizia..") e il cumenda Roby, suoi primi fan, fino agli ex nemici Lina, Francesco e Christine che hanno finito per riconoscere e apprezzarne la gentilezza e l'educazione.
«Non so perché piaccio tanto, eppure non sono così figo. Forse proprio perché non mi frega niente di piacere, odio curare il mio aspetto e passare ore davanti allo specchio, come facevano tutti i miei coinquilini. Fatta eccezione per Mario: io e lui eravamo i meno "pettinati" della Casa».
Allora, come è andata questa finale?
Io sono contento, felicissimo anzi.
Davvero?
Davvero, ho il sorriso stampato in faccia da quando sono uscito. Sono soddisfatto di essere arrivato in finale, che era quello che mi interessava.
Non sei nemmeno un po' dispiaciuto di aver sfiorato la vittoria, erano soldoni...
Vabbeh, chiaro che la ciliegia sulla torta l’avrei mangiata volentieri ma Mario mi ha strapazzato e va bene così. Tanto lo sapevo che non avrei vinto.
Te l’aspettavi?
Ma certo, perché la semplicità di Mario, un uomo vero, è stata premiata al massimo. Lui è sempre stato corretto e leale, ma come me del resto. Però è piaciuto più lui ed è giusto che sia andata così, mica me la posso prendere. Nella vita avrò altre vittorie, spero.
Facciamo un passo indietro, perché sei entrato nella Casa?
Semplicemente per gioco. All’inizio ero molto titubante, sono sincero. Mi dicevo: "Ma chi me lo fa fare?" Poi alla fine ho pensato che fosse una occasione di quelle che non si sarebbero più ripetute nella vita. "O la va o la spacca" e credo di averla spaccata bene. E pensare che è capitato tutto per caso, non ero nemmeno andato io a cercarlo, il provino.
E come ci sei finito?
Per caso. Poi ovvio che da lì sono andato avanti di mia volontà. Diciamo che mi hanno dato la possibilità di giocare e me la sono giocata tutta. E dalle spiagge di Capalbio sono arrivato fin qui.
Che ci facevi in spiaggia Capalbio?
Il bagnino.
Ma da dove arrivi, so che sei un mix di culture?
Sono siciliano, ma sono nato a Casablanca e ho vissuto in Marocco da bambino. Poi quando mio papà è andato in pensione ci siamo ritrasferiti in Sicilia. Adesso studio nelle Marche a Camerino, mi manca un esame alla laure in Giurisprudenza. E d’estate lavoro. Questa estate ho fatto il bagnino per lo stabilimento "La Dogana" di Capalbio.
Piacevi molto sia agli uomini che alle donne. Secondo te perché?
Ma sai che non lo so, dovresti dirmelo tu. Forse perché sono una persona semplice, non sono sto gran figo, anche perché di "figaccioni", ben più di me, ce ne sono tanti in giro. Però io non sono uno che sta davanti allo specchio per ore, come la maggior parte di quelli che c'erano nella Casa...
Come il tuo amico Roberto, per esempio, narcicisista totale?
Ma tutti, guarda, lì dentro. Forse si salvava solo Mario.
C'era così tanto il desiderio di piacere dentro la Casa?
Non puoi capire! Io e Mario eravamo quelli meno "pettinati", per usare un termine alla Mercandalli (Roby il cumenda, ndr). Mi annoio a curare troppo il mio aspetto, a stare lì ore a pettinarmi. E in effetti rivedendomi c’avevo delle teste lì dentro, mamma mia!
Visto che hai tirato in ballo Roby, parliamo della vostra amicizia. Lui uscito dalla casa è passato sotto la gogna mediatica, l’hanno crocifisso tutti.
Ecco, diciamo che è stata una esagerazione, dai.
Invece a te perché piaceva, cosa trovavi di positivo in lui?
Con me si è dimostrato una persona leale, un vero amico. Aveva delle accortezze meravigliose nei miei confronti. Ma soprattutto le sue attenzioni erano continue, non limitate alla domenica come tanti altri facevano...
In che senso?
Beh, perché era il giorno prima della diretta del lunedì, no? Tutte attenzioni fatte solo con lo scopo di non andare in nomination. Dove invece, guarda caso, io sono finito sette volte. Invece Roberto, Alice per quel poco che è stata in gioco e Mario mi hanno voluto davvero bene. E dico pure Lina, anche se abbiamo avuto un momento di attrito pesante dove c’è stato anche un suo complotto nei miei confronti per separarmi da Roby. Però alla fine lei è una persona vera e gliel'ho pure detto, con tutti i suoi difetti. E ti aggiungo pure una Christine nella lista dei "buoni".
Eppure con Christine hai avuto forti periodi di incomprensione, lei faceva parte dell’altro gruppo nella casa?
Sì, eppure l’ho rivalutata moltissimo. È vero che c’è stato un periodo buio con lei, tanto che non avrei mai fatto il primo passo nei suoi confronti. Invece l’ha fatto lei e l’ho apprezzato tanto. E grazie a Christine ho passato queste ultime tre settimane idilliache. Ha i suoi lati negativi, è una rompiscatole, però si è rivelata una bella persona. E la conferma me l'hanno data i miei cari quando sono uscito, palandomi molto bene di lei.
E nella lista dei "cattivi" invece?
In realtà non ho mai avuto grossi problemi con nessuno. Sono andato a periodi: quello in cui ho avuto attriti con Lina, poi superati. Stessa cosa con Christine, che come ho detto adesso adoro. Tutti gli altri mi erano indifferenti. Nominavo per sensazioni del momento, non per antipatie forti. Non vedevo niente di maligno, anche se poi in realtà dietro, alle spalle, qualcosa succedeva…
Tipo, facci qualche nome?
No, non lo trovo corretto. Lo farò la prossima settimana, in puntata. Prima mi andrò a rivedere un po' di filmati, prenderò informazioni precise e poi stai sicura che un paio di cose le dirò. Anzi, una te la posso pure anticipare, dai.
Parla
Per esempio non capisco quelli che hanno votato me perché non sopportavano Roberto. Del tipo: "Mi sta antipatico Roby, quindi nomino Gian che è suo amico". Oppure: "Odio Roberto ma nomino lui". E ce ne sono stati. Ma dico, la gente sta male... Poi mi hanno detto due o tre cose che non mi sono andate giù.
Su chi?
Beh, per esempio su Mirketto mi sono arrivati due lanci che non mi sono piaciuti per niente.
Rifaresti comunque questo gioco?
Sì. Però se tu mi dovessi dire "Ti rinchiudo altri tre mesi in una casa" ti risponderei: "Sei matta!".
Cosa ti è mancato di più lì dentro?
La libertà. Libertà di azione, di parola, di non essere registrati. La possibilità di potermi sfogare come piace a me, anche da solo, cosa che lì non potevo fare perché ero sempre sotto le telecamere. Poi mi mancava da morire la mia famiglia. Impazzivo all'idea di non poterli sentire tutti i giorni. C'è stato un periodo in cui ho sofferto come un cane.
Si è visto, quando hai incornato tuo papà eri commosso fino alle lacrime
Ecco, a tal proposito vorrei precisare una cosa. Mi hanno accusato di essermi commosso molto di più con mio padre che con mia madre. Ma io replico che mi è sempre successo così. Anche quando partivo per un viaggio mi bastava stringere la mano a mio padre perché mi uscisse la lacrimuccia. Che ci posso fare: quell'uomo mi commuove sempre! Mia madre invece la vedo più pimpante, forte e mi fa meno tenerezza.
Ti piacerebbe continuare nello spettacolo?
Ma io non sono nessuno! Ho un nome che ora come ora viene un po' manipolato e strumentalizzato, ma non ho nessuna arte.
Come tanti nello spettacolo...
Beh sì, in effetti un buon 70%. Diciamo allora che se mi si dovesse aprire qualche porta che mi interessasse e soprattutto potessi avere un tornaconto personale, perché no? Anche perché a questo punto divento venale: se ci fosse la possibilità di ricavarne un’utilità economica, che potesse aiutarmi a realizzare i miei sogni, farmi una casa, una famiglia, lo farei eccome.
Altrimenti hai una carriera forense davanti a te...
Ma sai, fare l’avvocato è difficile, io non sono figlio d’arte. Mi piacerebbe però lavorare per qualche azienda importante curandone gli aspetti legali. Un lavoro che mi desse la possibilità di viaggiare, la mia vera passione.
In definitiva lo consiglieresti il Gf?
Ma sai, non ci si deve dimenticare che è una grande sacrificio, non solo per se stessi, ma anche da parte della propria famiglia. Può sembrare una stupidata ma lì dentro tutto è davvero amplificato in maniera pazzesca.
Ti devo fare un'aultima domanda, inevitabile
So già cosa mi vuoi chiedere. Comincia per A, vero?
Esatto: pensi che possa nascere una storia con Alice?
Per me è solo amicizia e non andrà mai oltre quella. Devo ancora capire quel che c’è fuori, cosa è stato detto, ma dal canto mio ho sempre dichiarato che si trattava solo amicizia. Certo, c’è stato un mio momento di debolezza in cui ho cercato conforto e lei pure, ma non siamo mai andati oltre e, per quanto mi riguarda, non potrò mai andarci. Poi so che il fidanzato è bello grosso, quindi…
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