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venerdì 25 aprile 2008

E' ufficiale: Niente parata del Gaypride a Mosca. La polizia russa teme provocazioni.

Alekseev: "Proseguiremo sino al fine del mese".
(Apcom) Ufficialmente respinta la richiesta per tenere a Mosca il Gay Pride il primo o il 2 maggio: lo apprende Apcom da Nikolaj Alekseev (nella foto), organizzatore della manifestazione dell'orgoglio omossessuale, che annuncia: "Continueremo a presentare le nostre richieste per ogni giorno di maggio. Sono già sul tavolo del Comune quelle per le date successive, dal 3 all'8 maggio. Proseguiremo sino alla fine del mese per arrivare a tenere la manifestazione e siamo intenzionati comunque a realizzare quello che è un nostro diritto costituzionale".

Ma la discesa in piazza per l'orgoglio omossessuale continua ad essere fortemente osteggiata dal Comune. E oggi viene la conferma su carta di quanto già anticipato a voce dal sindaco Yurij Luzhkov ad Apcom lunedì scorso. "La nostra posizione èchiara e non è cambiato nulla", aveva detto il primo cittadino di Mosca, senza lasciare spazio a nessun cambio di direzione. Dopo che a fine maggio 2007 si erano verificati numerosi scontri di piazza tra coloro che avevano tentato di organizzare la manifestazione e un gruppo di ultra-ortodossi. Con il successivo intervento delle Forze speciali Omon che avevano tentato di portare la situazione alla normalità pur utilizzando la mano pesante.

Oggi il numero due per il coordinamento della sicurezza nella capitale russa Vasily Oleinik cita la "Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali adottata il 4 novembre 1950. In particolare l'articolo 11, [sulla libertà di assemblea], secondo il quale il diritto ad una riunione pacifica puo' essere limitato a fini di ordine pubblico".

Ma per Alekseev il 'niet' delle autorità moscovite va contro il parere della corte di Strasburgo del maggio scorso: "non si può vietare per ragioni di sicurezza una manifestazione gay e l'espressione dell'orientamento omosessuale".

Dunque se a ogni richiesta verrà opposto un no, gli organizzatori intendono comunque scendere in piazza "a sorpresa" a maggio. Ed è più che probabile che per l'occasione arrivi a Mosca un gruppo di eurodeputati e politici italiani: da Marco Pannella a Marco Cappato, al "transgender" Vladimir Luxuria che l'anno scorso è stato aggredito e successivamente allontanato dai disordini.

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