I vincitori Voto: 0
1) Giò di Tonno/Lola Ponce
2) Tatangelo
3) Moro
(Gino Castaldo) Non è che a questo festival ci fosse tanto da premiare. Ma la vittoria dei due zuccherini e il secondo posto della Tatangelo riportano il festival ai suoi anni peggiori. Va detto che era prevedibile. L’andazzo si era capito da un pezzo. Ciò non toglie che siamo alle solite. Questi meccanismi di voto, compresa la giuria di qualità che di qualità non era, sono sconcertanti. Come diciamo da anni. In fondo l’anno scorso è vero che ha vinto Cristicchi ma secondo e terzo furono Albano e Mazzocchetti, quindi c’è mancato un pelo. In questo davvero il festival non cambia. Peccato.
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In apertura pensiero per le morti bianche . Parolaccia di Tricarico (e premio della critica).
Trionfano Giò di Tonno e Lola Ponce.
Vince la canzone «Colpo di fulmine», scritta da Gianna Nannini. Chiambretti a Pippo: è l'ultima volta insieme.
(Il Corriere della Sera ) Il festival di Sanremo 2008 è stato vinto da Giò Di Tonno e Lola Ponce, con la canzone scritta da Gianna Nannini, "Colpo di fulmine". Applausi scroscianti dal pubblico dell'Ariston. La coppia era tra i favoriti della vigilia e la canzone è stata scritta dall'artista senese per il musical "Pia de' Tolomei". «Io sono innamorata follemente del pubblico italiano e dell'Italia - ha detto la cantante argentina - e anche di questo uomo (ha detto rivolgendosi a Pippo Baudo, ndr) che ha fatto tanto, e continua a farlo, per la musica e per i cantanti». Alla fine, complimenti, baci e abbracci - intensi , sinceri e commossi - anche tra Pippo Baudo e Piero Chiambretti, mattatori di questo festival.
IL PODIO - Sul podio della 58esima edizione del festival sono giunti anche Anna Tatangelo, seconda con la canzone sull'amore gay intitolata «Il mio amico», e Fabrizio Moro, terzo con la canzone "Eppure mi hai cambiato la vita".
TOP TEN - Ecco i primi dieci classificati del festival di Sanremo 2008: 1) Giò Di Tonno e Lola Ponce (Colpo di fulmine) 2) Anna Tatangelo (Il mio amico) 3) Fabrizio Moro (Eppure mi hai cambiato la vita) 4) Toto Cutugno (Un falco chiuso in gabbia) 5) Finley (Ricordi) 6) Paolo Meneguzzi (Grande) 7) Sergio Cammariere (L'amore non si spiega) 8) Gianluca Grignani (Cammina nel sole) 9) Little Tony (Non finisce qui) 10) Eugenio Bennato (Grande Sud).
LA PAROLACCIA DI TRICARICO - Alla fine c'è scappata la parolaccia, proprio in extremis. «Str...», rivolto non si sa bene a chi, ma con il microfono ben aperto. L'epiteto è stato pronunciato da Tricarico, che ha chiuso la rassegna canora. Segnali di insofferenza il cantante li aveva mostrati già dalla prima sera e nella serata finale, la battuta di Piero Chiambretti sul fatto di essere sempre l'ultimo a cantare l'ha fatto arrabbiare davvero. Allo stesso Tricarico è andato il premio della critica intitolato a Mia Martini.
CAMMARIERE - Fischi del pubblico (e disapprovazione anche da parte di Baudo-Chiambretti) all'annuncio del settimo posto di Sergio Cammeriere. Per lui c'era stata anche una standing alla fine della sua esibizione parte della giuria di qualità, che si è alzata in piedi e ha assegnato al brano "L’amore non si spiega" una votazione di 97 su 100. Anche Fabrizio Moro era stato molto apprezzato dalla giuria di qualitá, ottenendo 94 voti.
DE ANDRE' - Frankie Hi Nrg ha portato Fabrizio De Andrè sul palco dell’Ariston. L'incipit del suo brano ’Rivoluzione’ appartiene al cantautore genovese scomparso (nell'album ’Storia di un impiegato’ del 1973). Frankie Hi-Nrg, prima di cominciare a cantare, ha inserito il 33 giri in un giradischi e ha lasciato allo stesso De Andrè l'onore di dare inizio al brano. Alla fine polemica con Mughini e Fede, della giuria di qualità, sulla rivoluzione fatta con le canzonette. Commentando il voto basso assegnato, Mughini ha criticato il testo di 'Rivoluzione', mentre Fede non ha condiviso le tesi del brano. Mostrando in alto il disco di De Andrè, Frankie ha risposto: «Essere ciriticati da voi e un onore. C'è chi la rivoluzione l'ha fatta in buona fede».
OMAGGIO A SANDRA E RAIMONDO - Nella serata finale del festival, con i big in corsa per la vittoria, c'è stato anche il tempo per un omaggio a Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Il pubblico dell’Ariston ha accolto con una standing ovation la coppia, premiata con il «premio alla creatività» dal presidente della Siae perché sono «l’esempio più calzante di come si possa fare comicità senza ricorrere alle trivialità».
MORTI BIANCHE - La finale di Sanremo era cominciata con un omaggio e un ricordo dei morti sul lavoro. «Questa sera ci sembra doveroso ricordare una tragedia che sta colpendo il nostro paese, i morti sul lavoro», ha detto Pippo Baudo, che ha ricordato la scomparsa, pochi giorni fa, di un operaio del porto di Genova.
I CANTANTI - Era stato Paolo Meneguzzi ad aprire la serata finale. Il sorteggio, avvenuto nel pomeriggio alla presenza del notaio, ha messo ancora una volta in testa l’inteprete del brano ’Grande’, che si era esibito per primo anche nella puntata d’esordio della kermesse canora. Oltre al pubblico da casa, le canzoni sono state votate da una giuria di qualità composta da Eleonora Abbagnato, Gianni Boncompagni, Martina Colombari, Emilio Fede, Tiziana Ferrario, Fabrizio Frizzi, Gloria Guida, Giancarlo Magalli, Giampiero Mughini e Mariolina Simone.
ELIO - Dopo essere stato i protagonisti del Dopofestival Elio e le storie tese si sono esibiti sul Palco dell’Ariston con una rivisitazione di 'Piano pianissimo', tratto da `Il Barbiere di Siviglia’ di Gioacchino Rossini, naturalmente in chiave rock. A presentarlo la vj di All Music, Lucilla Agosti, che con lui ha presentato il Dopo festival. «Volevamo proporre questo brano in gara, ma ci hanno detto che era giá edito» hanno detto. La performance di Elio e compagni, tutti in constume settecentesco e con enormi parrucche in stile, è stata la più applaudita e convincente della serata finale. Gli Elii, come ormai sono stati ribattezzati al festival, si sono esibiti davanti ad una gigantografia dell'amico e compagno di gag arrchitetto Magoni , in look da candidato. A concludere la performance un momento commovente, quando Elio ha ricordato l'«amicone Fejez» scomparso prematuramente 10 anni fa, uno dei componenti della band, che era sul palco a cantare quando vennero a Sanremo con «La terra dei cachi».
CHIAMBRETTI: ULTIMA VOLTA INSIEME - Come da copione le battute di Piero Chiambretti hanno movimentato la serata sin dalle prime battute. Chiambretti ha scherzato con la folta giuria di qualità, ricordando a Gloria Guida il suo passato di star della commedia sexy ma la battuta più divertente l'ha riservata a Emilio Fede: «Non ha ancora votato, ma tanto sappiamo a chi va il suo voto». Poi rivolto a Baudo ha detto: «E' l'ultima volta insieme, questa coppia la dobbiamo scoppiare ed io ho già chiesto l'affidamento dei Finley».
VERDONE - Entrati in scena come i coatti Enza e Moreno, Carlo Verdone e Claudia Gerini hanno riproposto la coppia di personaggi più celebri del loro repertorio. Dopo aver discusso con una signora in platea per una poltrona occupata, Verdone-Moreno e la Gerini-Enza hanno eseguito Fortune Teller, un vecchio classico dei Rolling Stones, con Carlo Verdone alla batteria e la Gerini cantante. Il tutto con il supporto di un breve spezzone di Grande grosso e Verdone, il nuovo film del comico romano.
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