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domenica 2 marzo 2008

Aurelio Mancuso a tavola racconta a radio radicale l'incontro con tutta l'Arcigay. Non si candida, se non eletto perde il posto. Il documento finale.

L'intervista rilasciata a Radio radicale da Aurelio Mancuso, Presidente Nazionale dell'Arcigay al termine della Convention..
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ELEZIONI/ ARCIGAY NON SI SCHIERA SU PARTITI, VOTA CANDIDATI LGBT
No a Pdl e Destra. Pronta piattaforma per difesa diritti gay.
(Apcom) - L'Arcigay non esprimerà sostegno ad alcun partito politico in vista delle prossime elezioni politica ma "appoggerrà tutti i candidati del movimento Lgbt, come lobby sociale". L'indicazione emerge al termine degli stati generali di Arcigay, riuniti questo fine settimana a Bologna all'hotel I Portici'.

Arcigay, si legge nel documento finale- "conferma il suo non allineamento, e quindi nessuna indicazione di voto, nei confronti dei partiti delle alleanze che concorreranno alle elezioni politiche del 2008. Arcigay, recependo l'indicazione espressa dal presidente nazionale di estendere l'incompatibilità esistente tra segretario e presidente a ricoprire cariche elettive e di partito, ha deciso di approvare un ordine del giorno in cui l'incompatibilità si estende la medesima incompatibilità anche alla segreteria nazionale gia all'atto della accettazione della candidatura".

L'associazione ha però precisato "una netta e chiara indicazione di non votare alcun partito del centro destra e della destra estrema responsabili nel nostro paese del clima d'odio e di omofobia", che "tra l'altro si concretizza anche con atti di violenza fino ad arrivare all'assassinio di persone lgbt". La più grande associazione nazionale lesbica e gay del paese "indica inoltre di non sostenere i candidati e le candidate esplicitamente omofobi che, con dichiarazioni pubbliche o atti parlamentari, abbiano offeso la dignità delle persone omosessuali".

Arcigay, di contro, "ribadisce il proprio sostegno a tutti e a tutte i candidati lgbt espressione diretta del movimento fra cui Franco Grillini, Gianpaolo Silvestri, Titti De Simone e Wladimir Luxuria. Si attendono ancora risposte da parte del Pd in particolare sulle candidature di Sergio Lo Giudice, presidente onorario di Arcigay e consigliere comunale di Bologna, e di Andrea Benedino, ex portavoce del tavolo delle lesbiche e dei gay del Pd ed assessore al comune di Ivrea".

In ogni territorio, dove è presente l'associazione, i tavoli provinciali di Arcigay sottoporranno ai candidati dei partiti del centro sinistra e della sinistra, collocati in posizione eleggibile, la piattaforma rivendicativa del Roma Pride 2007. "Chi la sottoscriverà e si impegnerà a formare un intergruppo nel Parlamento italiano fra i sottoscrittori della soprascritta piattaforma avrà il nostro esplicito sostegno, sia a livello locale sia a livello nazionale".

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