(Agi) Il Compartimento Polizia delle Comunicazioni di Pescara ha denunciato alla Procura della Repubblica di Pescara, nel corso dell’attivita’ di contrasto del fenomeno della pedofilia on-line, una persona accusata di aver costretto una minorenne di 14 anni, adescata via internet, a compiere autonomi atti sessuali su se stessa.
Di seguito alla segnalazione ricevuta dai genitori della minorenne, gli investigatori della seconda sezione area informatica, dopo una complessa indagine con la collaborazione degli internet service provider, sono riusciti ad individuare a Genova un utente che nascondendosi dietro un “nickname” era entrato in contatto con la minorenne spacciandosi per una persona introdotta nel mondo dello spettacolo, ne aveva carpito la fiducia convincendola a spogliarsi con la promessa di introdurla nel mondo della moda e di guadagnare lauti compensi. Nel corso di successive sessioni di chat, il presunto organizzatore di casting, con la minaccia di diffondere le immagini che ritraevano la minore sulla rete Internet e di inoltrarle alla famiglia, l’ha costretta a compiere atti sessuali davanti alla web-cam.
L’attivita’ investigativa e’ stata in un primo tempo coordinata dalla Procura della Repubblica dei Minori in quanto l’ignoto adescatore aveva riferito di essere di minore eta’. Risultato invece essere un adulto, l’attivita’ e’ passata alla Procura di Pescara che ha disposto una perquisizione domiciliare urgente a carico della persona individuata, che e’ stata eseguita il 29 febbraio. L’uomo e’ un trentenne residente nel capoluogo ligure, padre di due figli minori di cui una femmina di 9 anni.
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