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mercoledì 5 marzo 2008

Aiuto! Sono un gay di Destra!

(The Queerway) A leggere certi comunicati e lettere aperte mi scopro ad essere tra i gay di destra, e, vi giuro, non lo avrei mai creduto!

Ci tengo a precisare che con la destra italiana ho poche affinità se non con alcune dichiarazioni delle ultime ore dell'associazione omosessuale che si rifà a quel versante politico. Non mi piacciono le basi economiche e sociali della destra italiana ma non posso dire a cuor leggero di non condividere le ultime dichiarazioni di Enrico Oliari e dei Gaylib, la qual cosa comincia a preoccuparmi.

In realtà la mia vicinanza ai Gaylib, per tranquillizzare me e gli altri, è dovuta più alle loro critiche nei confronti del Partito Democratico e delle persone omosessuali che invitano a votarlo come unico garante delle istanze GLBT.

Ho già commentato più volte in modo negativo la svendita che all'interno del PD e di alcuni "ambienti omosessuali" di temi come la discriminazione sessuale e i diritti civili delle coppie composte da persone dello stesso sesso.

Se in tantissimi ci siamo indignati per le proposte del Governo uscente in materia di riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali non capisco come la copia conforme di quelle proposte possa essere salutata come una novità e come un grande passo avanti per la comunità GLBT. Non ci piacevano le promesse vaghe dell'Unione, non ci sono piaciute le loro concretizzazioni parlamentari (vedi Di.Co. e CUS) non ci piacciono le promesse al limite con l'offensivo che fanno ora i piddini e che invece godono del plauso di alcuni esponenti GLBT in vista. Tanto semplice da essere, ai miei occhi, lapalissiano!

Tornando ai Gaylib devo dire che, almeno, dimostrano coerenza: indicano le stesse cose che ho appena riassunto come punti deboli tanto del PD che dei suoi promotori GLBT e si dichiarano pronti a criticare apertamente il loro candidato premier di riferimento proprio perchè non persegue una logica libertaria anche in materia di diritti civili, soprattutto per le persone omosessuali e transessuali.

Invece di osannare Berlusconi i Gaylib sbandierano le deficienze del PdL in materia e si dimostrano una spina nel fianco per i loro "colleghi di voto", e non è poco. Lo avevano fatto a Milano alla presentazione ufficiale di Berlusconi, lo hanno fatto pochi giorni fa in merito alle liste e alle candidature e dichiarano apertamente di volerlo fare in futuro.

Al contrario di tanti gay e lesbiche del PD i Gaylib sono coerenti, e in Italia, oggi, non è una virtù da poco vista tanta rarità.

Nell'ultima lettera a firma di Enrico Oliari e Daniele Priori si denuncia l'esclusione degli omosessuali di destra dal PdL e si mette bene in evidenza che i Gaylib si batteranno anche contro lo stesso Berlusconi per rivendicare il proprio ruolo, cosa che a quanto pare non hanno fatto i "gay-dem":

"Qui rimaniamo in coerenza con la nostra battaglia culturale interna al movimento gay e al tempo stesso organica al centrodestra. In attesa che anche Berlusconi voglia fare davvero, nei fatti, l'americano. Organizzando delle Primarie vere su liste, idee e programmi. Così da capire una volta per tutte il vero pensiero del Popolo della Libertà.

Saremo, dunque, nel partitone a fare la minoranza. Come nelle vere assemblee democratiche. Da rompiscatole professionisti quali ci vantiamo di essere e senza il bisogno di sbandierare entusiasmi elettoralistici che, al momento, proprio non abbiamo. I nostri amici gay del PD avrebbero fatto molta più notizia se, come siamo pronti a fare noi nel PdL, anche loro nel PD al Veltroni-Obama fossero andati a dire a chiare note il loro sonoro No we can't".

Alla fine sembrerebbe quasi che io sia una persona di sinistra e un gay di destra... come ne esco?

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