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martedì 29 gennaio 2008

Il grande fratello 8 (seconda puntata). Per Selvaggia Lucarelli è un'edizione ad alto tasso di omosessualità.

(Selvaggia Lucarelli) Anche la cronaca della seconda puntata de “Il grande fratello” comincia con una gran bella notizia: la direzione di canale 5 d’accordo con i piani alti di Publitalia, il consiglio di amministrazione di Rti e Silvia Toffanin ha deciso che tutti i telespettatori che ieri sera hanno assistito alla trasmissione hanno diritto ad una visita gratis presso un qualsiasi oculista convenzionato per i gravi danni riportati alle retine dopo la visione per più di un minuto di seguito della camicia di raso fucsia del capofamiglia della tribù Orlando.

La brutta notizia è che invece per le lesioni riportate a causa della visone di mamma Carmela con maglione rosa abbinato a golfino arancio e foulard maculato, di papà Filippo con accappatoio rosso fuoco con cintura azzurro puffo e del figlio più piccolo in giacca patchwork pare che oltre al cane lupo non ci sia molto altro da fare.
Ma passiamo alle cose serie. Io non so se il problema sia stato sempre di natura cromatica, ovvero mamma Carmela ai tre figli maschi, nella culla, metteva delle tutine ciniglia di paillettes lilla, ma almeno due di ‘sti tre ragazzi sembrano i candidati ideali per il remake di “Brokeback mountain”.
E mentre tutti i telespettatori notavano che il tasso di mascolinità nei due fratelli minori della famiglia Orlando è pari a quello che si respira nei corsi da visagista di Gil Cagnè arrivava, geniale, il commento di Alfonso Signorini: “Che bello! La famiglia Orlando è qui per dimostrarci che in Italia non ci sono solo famiglie sfasciate e divorzi, ma anche famiglie sane!”.
Alfò, io ti voglio bene e lo sai, te lo giuro su Naike Rivelli, però diciamo le cose come stanno. Anche io per un attimo ho pensato che questi potessero essere la famiglia Istat, ma una serie di piccolissimi dettagli mi ha aperto gli occhi: se è normale una famiglia in cui il padre si veste come il pagliaccio di Mc Donald’s, la madre dà l’idea di essere una convinta che la striscia di Gaza sia un levapelucchi adesivo, il figlio più grande ha una faccia da pirla che se lo porta via, il figlio di mezzo si definisce eterocurioso e il figlio più piccolo, dopo una serie di flessioni sul comò, va in bagno e si veste da “Winx fata dei fiori”, beh, allora facciamo che la prossima pubblicità dei pandistelle la facciamo fare agli Osbourne.

Che poi a voler essere proprio sinceri, neanche i genitori mi pare incarnino tutti ‘sti gran valori: quando la Marcuzzi gli ha domandato chi dei tre figli secondo loro dovesse uscire dalla casa hanno riposto “Giuseppe così torna dai suoi pesci!” e considerato che in teoria ci sarebbero anche tre figli piccoli che aspettano il suo ritorno sorge il dubbio che questo tenga un flavescens e un pesce pagliaccio nel lettino Foppapedretti e i tre figli in ammollo nell’acquario Poseidon. Quando poi arriva il verdetto e scoprono che ad uscire sarà Domenico, i due sono così commossi da rendere palese un unico fatto, ovvero che nella gerarchia delle cose utili nell’universo per loro, il figlio più piccolo, se ne sta esattamente sullo stesso gradino occupato dal levatorsolo a manovella e dalla suoneria per cellulari “bella topolona”.

Insomma, metà puntata se ne va nel raccontare le vicissitudini della famiglia Orlando, per cui sugli altri concorrenti non posso che fare una brevissima carrellata: Raffaella, la gnocca napoletana, dichiara diciannove anni ma ha il look e il piglio di una con due giri del mondo e tre divorzi alle spalle con il particolare che sembra Carolina Marconi con la parrucca di Afef. (sì, trattasi esattamente di commento gratuitamente cattivo dettato dall’invidia che mi sta logorando, non siete fuori strada)
Memorabile il suo “Di sicuro lei è rimasta IMMUNA dalle nomination!”.
Francesco Botta, il romano, è Michael Bublè dopo sei mesi di tornei di calcetto serali al Tufello. Alice è Gabriella Pession rimasta chiusa incidentalmente nella capsula alta pressione al solarium.
Christine è talmente brillante e sveglia che la Marcuzzi è riuscita a tirar fuori delle dichiarazioni più interessanti dal rododendro che aveva in testa che dalla sua bocca. Lina, la napoletana mi è personalmente simpatica quanto Monica Bellucci che esprime solidarietà a Mastella ricordando che la bellezza è in realtà un handicap, “Teresa Pulsatilla” è il classico concorrente denominato dagli autori “La ragazza si farà anche se ha le spalle strette” per cui al momento, nel programma, ha avuto un po’ meno spazio di Bertinotti nel tg4 ma poi magari vince, Roberto il ragionier Zampetti ci ha provato con tutte le donne della casa compresa Carmela Orlando e la figlia minore di un cameraman per cui mi auguro che la sua fidanzata rimasta a casa, da stamattina aspetti due gemelli da Raz Degan.

E poi c’è lui, Gianfilippo. Siciliano con sangue marocchino, bello come il sole, camminata dell’uomo che non deve chiedere mai a parte il mio numero di telefono appena fuori da quella casa. La sottoscritta si candida ufficialmente come sorpresa per Gianfilippo nella suite e sottolinea la sua totale disponibilità a travestirsi, per l’occasione da danzatrice del ventre, da cubista romagnola o da operaio dell’anas, insomma, da quel che cavolo pare agli autori purchè riesca a marcare il territorio prima che un nugolo di torniste invasate lo attenda fuori dalla porta rossa.
Ma arriviamo al momento clou della serata, ovvero lo spazio già denominato su queste pagine “Famiglia Mulino bianco col mulino manomesso dai diabolici autori del Grande fratello , per cui a breve vedremo schizzare le pale rotanti in mezzo all’aia facendo strage di polli e famigliole felici.”
Insomma, parliamo del brasiliano Thiago che se la spassa nella casa e della moglie Benedetta che lo attende fuori con la tranquillità di un toro infilzato. Per chi si fosse perso il siparietto tra i due le cose sono andate più o meno così: lei, con la stessa dignità di un’aletta di pollo Aia, gli fa avere un videomessaggio in cui in lacrime lo implora di uscire dalla casa e di tornare da lei perché da sola lì fuori sta vivendo un inferno. Lui recita la parte di quello profondamente commosso con la stessa credibilità con cui io vado dicendo che Alessia Fabiani tutto sommato è una brava ragazza, poi in una lingua completamente sconosciuta dice qualcosa del tipo: “Ajfklajuieghbnjhvbjhbeuegh!” che a quanto pare è un dialetto brasiliano con influenze trentine parlato solo da alcune tribù autoctone in Amazzonia e che starebbe su per giù a dire: “Co’ lu cazzo che esco!”. A quel punto Benedetta lo guarda con gli occhi comprensivi e pieni d’amore di chi in quel momento sta pensando: “Ah Grana Padau, ora ti rimando nelle favelas a scippare i turisti brutto pezzente!” e se ne torna a casa con la coda (di Lucifero) in mezzo alle gambe. Thiago comunica la sua soffertissima decisione ai compagni che pronunciano tutta una serie di frasi sensate quali: “Bravo! Sei un vero uomo!” o anche “L’hai fatto per lei!”. Messaggio per il mio fidanzato: qualora ti saltasse in testa di emulare Thiago e compiere tutta una serie di atti così generosi per fare del bene a me tipo accoppiarti nella toilette dell’aereo con una ventenne venezuelana o lasciare la tua fedina al Monte dei pegni, ecco, sarei felice se non ti disturbassi troppo.
Segue breve clip in cui i genitori di Silvia, ovvero l’uomo che era trans poi s’è operato e è diventato donna per cui non è più trans ma al limite un ex trans e anche un ex uomo e quindi io non so più come cacchio chiamarlo. Fatto sta che dopo le toccanti dichiarazioni dei due genitori (meravigliosi) inquadrano la sorella di Silvia e lì sorge il dubbio inquietante che per ‘sti due non ci sia mai pace perché dopo un paio di risposte date alla Marcuzzi con la grazia dell’insegnante di judo di Putin, l’impressione è che la tizia abbia tutte le intenzioni di diventare un uomo.

Si chiude la puntata con due perle indimenticabili. Signorini chiede a Domenico, il primo eliminato rientrato in studio, perché nella casa fosse così fiacco e lui risponde serafico: “Perché una settimana fa è morto un mio caro amico e perché sono freddoloso!”.
E infine, Signorini, tanto per fugare ogni sospetto di essere un tantino filo-berlusconiano, alla Marcuzzi che lo interroga su quale sia il personaggio della casa, lui risponde entusiasta: “Attenti a ROSA!”, riferendosi in realtà a Raffaella. Se la prossima settimana al posto suo non ci mettono Platinette qui va a finire che l’ottava edizione del Grande fratello la vince Mamma Rosa sul serio.

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1 commento:

Dario Gio. ha detto...

Ciao, innanzitutto complimenti per la tua vasta e appurata conoscenza di "marche" e "gossip" sembrava quasi che non sapessi finire una frase senza rimarcare il nome di qualcuno o qualcosa (!) se volevi essere sarcastica o semplicemente satirica ahimè penso che tu abbia miseramente fallito... primo punto: anche se pensi di essere una giornalista (e ti assicuro che non lo sei) che esprime pareri personali con la convinzione che siano perle da dare in pasto a poveri porci, non ti dovresti permettere di insinuare (o far pensare a chi legge) la presunta omosessualità di persone che hanno semplicemente gusti spiritosi per quanto riguarda l'abbigliamento e non... perchè anche se i gay sono persone normali, a mio avviso cercare il cosidetto "pelo nell'uovo" per incriminare gente normalissima, basandoti su convinzioni traballanti non è esattamente etico. Numero due: per non piacerti affatto questo Grande Fratello l'hai seguito davvero accuratamente, come mai dato che è così inguardabile?
Terza cosa: non mi pare che i presupposti per fare un reality siano saggezza e serietà, ma "essere se stessi" le persone non sono fatte con lo stampo (per fortuna) e sicuramente il pubblico italiano non vuole vedere in Tv ne la bella famigliola del tuo caro "Mulino Bianco" ne tanto meno gente plastificata e costruita (per questo c'è gia Uomini e Donne) acculturata al massimo come te e intelletuale da far venire i conati di vomito... a nessuno interessa sentire qual'è l'ultimo libro letto da Teresa o l'ultimo spettacolo visto da Roberto. Spero tanto che qualcuno della casa legga quello che hai scritto, perchè io personalmente non sarei stato molto cordiale nei tuo confronti. Buona carriera, spero tanto di leggere un tuo articolo su "Chi"