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martedì 29 gennaio 2008

AltaRoma dedica un omaggio a Emilio Schubert, il Dior made in Italy.

AltaRoma dedica al "grand createur", protagonista estroso del primo Italian style, un documentario di immagini sontuose e testimonianze di chi l'ha conosciuto.

(Marialuisa Viglione - Style) Schu, nome del profumo, è il titolo del documentario di Antonello Sarno proiettato nell'ambito di AltaRoma dedicato a Emilio Schuberth, definito il "grande Dior della moda italiana", nato a Napoli nel 1904 e morto a Roma nel 1972.
Talentuoso creatore, Schubert partecipò nel '51 alla sfilata storica di Palazzo Pitti a Firenze e fu tra i protagonisti della nascente moda italiana.

Il film inizia con una dichiarazione di Schuberth che ne riflette il culto per lo stile: «La donna elegante è facilitata a mantenere il successo». Lo affermava a ragion veduta, dato che nel corso della sua carriera aveva vestito Soraya, Rita Hayworth, Ingrid Bergman, Bette Davis, Brigitte Bardot, Sofia Loren, Gina Lollobrigida e Anna Magnani. «Schubert capì per primo l'importanza della comunicazione della moda attraverso l'eccentricità e la bravura», sostiene Beppe Modenese, mentre Lavinia Biagiotti afferma «è stato un grande maestro per mia madre e mia nonna. Il mio retaggio di romanticismo lo devo a lui».

Lui dice di se stesso, con accento tedesco: «Amo molto le donne e le voglio rendere belle. Non amo gli abiti corti. Preferisco il lungo, la donna elegante, longilinea». Nel video - oltre alle immagini di abiti strepitosi - scorrono le testimonianze di Micol Fontana che lo ricorda con nostalgia, Renato Balestra che lavorò con lui, Giusi Ferré che definisce le sue linee "melodiose", Bianca Maria Piccinino che lo considera precursore della modernità. «Esaltava la donna con il senso del colore e dello spettacolo», conclude Beppe Modenese. Tra gli amici e gli ammiratori anche la figlia Gretel, in prima fila a godersi commossa il video.

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