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giovedì 20 settembre 2007

Dopo aver sputtanato il movimento gay, a sinistra si dicono offesi dalle parole di Walter Veltroni






Veltroni: farina e forca ai gay

Nei giorni scorsi con un comunicato stampa il Mario Mieli ha sollecitato i candidati leader del Partito Democratico ad esprimersi sulle tematiche omosessuali e transessuali, per fornire degli elementi di giudizio a quei gay, lesbiche e trans potenzialmente interessati al nascente partito. Era stato chiesto a ciascun candidato di scegliere se esprimersi o meno su tali temi, con quale chiarezza e proposte, con quanta determinazione, con quali previsioni e soprattutto prospettiva politica. Un’ articolata domanda per una complessa, ampia e attuale questione, che riguarda il dieci per cento della popolazione italiana.

Ad oggi ci è giunta una sola risposta di sette righe ad opera del Comitato Nazionale Walter Veltroni, qui riportata:

Veltroni ha sempre avuto considerazione per chi viene discriminato per il suo orientamento sessuale, non solo chiedendo a tutti il rispetto, ma creando occasioni di incontro e di festa per sciogliere la diffidenza e la paura, che sono componenti primarie della violenza. In questo senso, porterà la positiva esperienza realizzata come sindaco di Roma nell’ambito del Partito Democratico, affinché nessuno si senta escluso o esposto all’intolleranza.”

Dinanzi ad anni di lotte del movimento lgbt, a mesi di polemiche sui Dico e company, ad un Pride di giugno con un milione di persone, ad un pacchetto antiviolenza che non viene varato, a norme antidiscriminatorie che non esistono, alla crescente violenza e omofobia nei confronti di omosessuali e trans, al bullismo, alle crepe nella laicità dello Stato e via discorrendo, una sola risposta perviene, che promette sollecitazioni al rispetto e aiuti per le feste.

Increduli e offesi, riteniamo che la cosa si commenti da sé. Ci limitiamo a sottolineare che il richiamo al rispetto in una Nazione democratica dovrebbe essere scontato e comune a tutte le forze politiche, siano di destra, di centro o di sinistra. Quanto al “creare occasioni d’incontro e di festa”, gli omosessuali e le persone transessuali gli incontri e le feste sanno benissimo farseli da soli, e sanno anche condividerli con gli eterosessuali. In ogni caso non si vede il nesso con le richieste di interventi normativi che in Italia non ci sono, al contrario del resto di Europa.
Fabrizio De Andrè cantava: “E senza che gli altri ne sappiano niente, dimmi senza un programma, dimmi, come ci si sente?”.

Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli

A voi commentare queste parole...

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