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sabato 6 settembre 2008

Il caso del vigile Caiazza su Clubbing: Troppi omissis e poche verità.

(Redazione) C'è molta confusione ed un fiume di parole sul caso del vigile Fabrizio Caiazza portato alla ribalta per la sua partecipazione, si dice in divisa d'ordinanza, ad un concorso di bellezza gay. Si fa fatica a capire il vero motivo per cui sia stato chiamato dinnanzi ad una commissione disciplinare. Non crediamo che Caiazza abbia partecipato a tale concorso in divisa è lui stesso il primo a negarlo e gli crediamo. Crediamo che sia ormai assennato e che quindi non abbia mai partecipato a tale concorso in divisa anche perchè il giovane vigile è già sotto inchiesta dinnanzi alla commissione disciplinare del Corpo dei Vigili Urbani di Milano per una precedente analoga leggerezza di cui è lui stesso a darcene conto in un'intervista rilasciata a Gay.it e di cui potete leggere l'estratto qui sotto:
Ora sfrucugliando meglio nel web abbiamo fatto una scoperta particolarmente importante a cui si è messa la sordina che potete vedere qui sotto. Guardate attentamente il nostro simpatico vigile cosa sfoglia:

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La foto menzionata nel servizio, pubblicata sul Calendario del Corpo dei Vigili Urbani di Milano 2008, e quindi di loro proprietà, è la stessa utilizzata anche per la copertina di "Clubbing" di maggio di cui parla nell'intervista a Gay.it lo stesso Caiazza e che ha portato quindi il nostro vigile ad essere convocato dinnanzi ad una commissione disciplinare.

Probabilmente ci sono dei corresponsabili di questo sgradevole fatto, in primis l'editore e il Direttore Responsabile di Clubbing, rei della stessa leggerezza di Fabrizio Caiazza che hanno pubblicato una foto di proprietà del Corpo dei Vigili Urbani di Milano per il loro calendario senza alcuna liberatoria o autorizzazione, anche perchè se fossero in grado di produrre uno di questi due documenti il nostro vigile non sarebbe al centro dell'inchiesta e non saremmo qui a parlarne.

Il vice-sindaco De Corato, ha dichiarato che l'omosessualità di Caiazza non centra nulla, e gli crediamo ma siamo meno propensi a credere che la sua obiettività restera ferma quando saprà della foto-copertina di Clubbing e che il direttore della rivista è Felix Cossolo, suo acerrimo nemico, e che sta raccogliendo firme pro lettera aperta al Sindaco del Comune di Milano e proprio contro un decreto da lui (il De Corato) fortemente voluto per la chiusura di alcuni locali in via Sammartini alle 22 perchè rei, secondo un'ordinanza forse esagerata, di tutti i mali possibili.

Vi chiederete perchè a questa notizia è stata messa la sordina, è nostra opinione che sia stata, diciamo, accuratamente nascosta per non pregiudicare la raccolta delle firme pro lettera aperta anti ordinanza e in secondo luogo per non evidenziare la terribile gaffe e lo "sgarbo" fatto da Clubbing e quindi dal suo editore e dal suo direttore responsabile al Comune di Milano.
Il perchè Gay.it non sia andato in fondo alla cosa non lo sappiamo, abbiamo solo scoperto che uno dei vice-direttori di Clubbing è anche il "direttore dei contenuti" di Gay.it, Daniele Nardini, lo stesso che firma l'intervista a Fabrizio Caiazza. Non ci permettiamo di arrivare a nessuna conclusione, polemica od opinione, vi diamo conto di un fatto.

Concludendo, siamo dell'opinione che Fabrizio Caiazza non debba essere lasciato solo (se occorre saremo in piazza con lui), se ci sono delle responsabilità che vadano equamente distribuite e che si ci sono delle scuse da fare, che vengano fatte da tutti gli attori di questa farsa ed in primo luogo che vengano fatte al Comune di Milano da cui dipende il Corpo dei Vigili Urbani . E' sconcertante che questo fatto non compaia sul sito ci Clubbing! Che storia imbarazzante inoltre per i firmatari della lettera aperta al sindaco Moratti e immaginatevi che sorriso a settantadue denti mostrerà De Corato...

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