Consentita la denuncia dei redditi congiunta.
(Apcom) Il ministero delle Finanze francese ha riconosciuto come valido il matrimonio di due uomini olandesi, celebrato in patria, consentendo loro di presentare una dichiarazione dei redditi congiunta. I due, Peter Jan e Aad, si erano sposati in Olanda (uno dei tre paesi europei con Belgio e Spagna che consentono i matrimoni omosessuali) ma risiedono da anni in Francia dove gestiscono un agriturismo. E' stato il loro avvocato ad annunciare che hanno vinto la loro battaglia con il fisco francese.
"Questa decisione amministrativa della direzione generale delle Finanze, un anno e mezzo dopo la richiesta, è una piccola vittoria per un grande futuro" ha dichiarato l'avvocato Alain Leclerc.
L'avvocato ha aggiunto che la coppia ha tenuto a "rendere partecipi altri della loro vittoria, soprattutto attraverso i media olandesi" sottolineando che la battaglia "non era tanto sulle economie da realizzare, bensì una questione di principio". L'edizione del quotidiano Le Monde oggi pomeriggio in edicola ha rilanciato la notizia così come il mensile omosessuale Tetu.
La coppia finora non era riuscita a depositare una denuncia dei redditi congiunta. In Francia il matrimonio omosessuale non esiste; ci sono invece i Pacs (Patti civili di solidarietà) che garantiscono alcune tutele anche alle coppie gay.
Infine una decisione amministrativa dell'11 luglio 2008 riconosce la legalità del matrimonio contratto in Olanda e le conseguenze fiscali. Per l'avvocato Leclerc "abbiamo scardinato l'amministrazione fiscale".
Anche Alain Piriou, portavoce dell'interassociazione "Lesbienne gaie bi et transsexuelle" osserva che prima della coppia olandese "nessuno era riuscito a ottenere ragione" e osserva che le conseguenze dovrebbero essere logiche: se il matrimonio è legale per la denuncia dei redditi, il ministero dovrebbe riconoscerlo tale anche per la successione. Ma, osserva Piriou, "già dal 2007 i Pacs sono allineati dal punto di vista fiscale sul matrimonio". Le coppie gay "pacsate" insomma già godono in Francia di questi diritti fiscali. La novità è che il fisco adesso riconosce valido anche un vero e proprio matrimonio celebrato all'estero. Ma questo cambia radicalmente le cose?
Non secondo Piriou: "restano aperte le questioni dell'adozione e della pensione di reversibilità", due cose non consentite alle coppie unite dal Pacs. "Ma non mi pare che questa decisione apra una breccia giuridica per far avanzare la questione".
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