A scattare la fotografia reale di questa vera e propria emergenza è stata una nuova metodologia, in vigore dal 2006 e sviluppata dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie negli Stati Uniti, in grado di stabilire l’anno esatto in cui l’infezione è avvenuta. Si è scoperto, così, che in quello stesso anno la metà dei sieropositivi era di sesso maschile e aveva contratto l’Aids attraverso rapporti di tipo omosessuale.
A completare l’identikit delle persone colpite dal virus sempre grazie a questa tecnologia, è venuto fuori che i neri infettati dal virus dell’HIV di entrambi i sessi, invece, sono stati in media tre volte più numerosi dei bianchi. Per la dottoressa Monica Sweeney, specializzata nel controllo e la prevenzione dell’Aids, la precisione delle ultime statistiche aiuterà la città di New York anche per il futuro, soprattutto nell’ottimizzare le risorse per vincere la sua guerra contro il virus.
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